Il fratello minore di Montage M riceve in dote diversi contenuti dell’ammiraglia, tra cui l’engine sonoro AN-X e il software ESP
Yamaha MODX: la storia in pillole
La prima gamma MODX è stato presentata da Yamaha nel 2018 (QUI la nostra news), un sintetizzatore realizzato per fornire all’utente una serie di caratteristiche del top di gamma Montage a un prezzo più accessibile. Tre i modelli disponibili:
- MODX6 – con tastiera a 61 tasti semipesati
- MODX7 – con tastiera a 76 tasti semipesati
- MODX8 – con tastiera a 88 tasti modello GHS (Graded Hammer Action)
Nel 2022 il brand nipponico ha presentato la variante MODX+, che tra le migliorie includeva una wavetable della generazione sonora AWM2 più estesa e una memoria User per l’importazione sample ampliata a 1,75 GB. Siamo arrivati ai giorni nostri…
Yamaha MODX M: cosa c’è di nuovo
Squadra che vince, non si cambia, e anche la terza generazione di Yamaha MODX M è sempre proposta in tre modelli, ma con tastiere riviste su MODX M6 e M7:
- MODX M6 – con tastiera a 61 tasti semipesati modello FSB
- MODX M7 – con tastiera a 76 tasti semipesati modello FSB
- MODX M8 – con tastiera a 88 tasti modello GHS (Graded Hammer Action)
La meccanica proprietaria FSB è la stessa montata su altri modelli Yamaha quali CK61 e le workstation arranger PSR-SX.
Nella nuova gamma Yamaha MODX M cambiano le forme dello chassis di ciascun modello, più compatti di qualche centimetro rispetto a quelli precedenti. Il peso resta per tutti i modelli pressoché invariato:
- MODX M6 – 6,6 Kg
- MODX M7 – 7,6 Kg
- MODX M8 – 13,6 Kg
Queste le principali caratteristiche introdotte nei nuovi Yamaha MODX M:
- AN-X Virtual Analog Engine (polifonia 12 note)
- Forme di onda disponibili per la sintesi AWM2 raddoppiate (fino a 10.7 GB), con 128 Element disponibili per ogni parte
- Memoria User per le forme di onda incrementata a 1,9 GB
- Introdotto negli effetti l’algoritmo VCM ROTARY SPEAKER
- 3427 Performance selezionabili (2227 su MODX+)
- Parco controlli sul pannello esteso con l’inserimento di 8 fader dotati indicazioni LED, 6 Display Knob, 1 Portamento Knob, 3 Assignable switch x 2, MSEQ Trigger switch, Portamento switch e Keyboard Hold switch
- Arpeggiatore con 10.922 preset (10.239 preset su MODX+)
- Sequencer interno con supporto per song in formato Montage M/MODX M
- Interfaccia audio USB potenziata, con 10 Out e 4 Input
ESP anche per Yamaha MODX M!
Una novità che merita un capitolo a parte. Il software sarà disponibile a partire da Gennaio 2026 e gratuito per tutti i possessori registrati di un sintetizzatore MODX M. Il funzionamento del Softsynth ESP dedicato a MODX M sarà lo stesso di quello realizzato per l’ammiraglia: in estrema sintesi, potete duplicare il motore di MODX M sulla vostra DAW, creando e modificando performance in remoto, per poi trasferirle all’occorrenza sullo strumento.
Conclusioni
Come avrete notato dalle informazioni raccolte, non si tratta di un semplice restyling, ma il nuovo MODX M eredita molto dal Montage M, tra cui non solo l’engine AN-X o il software ESP, ma soprattutto un parco controlli che consente di far interagire al meglio durante l'esecuzione i tre motori sonori disponibili.
Ovviamente, le novità si pagano e il prezzo del MODX M è stato ritoccato al rialzo, pur rimanendo in linea con i principali competitor in fascia: in America, al momento il prezzo del MODX M6 è fissato a 1799,99 dollari, quello del modello M7 a 1999,99 dollari, infine il top di gamma M8 a 2499 dollari.
Info
YAMAHA