Sign in / Join
0

Roland TR-8S, trucchi di programmazione!


roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pillaTR8S è la punta di diamante di Roland quando si parla di drum machine. Se pensate che sia solo una drum machine evoluta, siete fuori strada

 

Roland TR-8S, grazie all’editor gratuito, associa le proprietà di una drum machine eccellente a quella di uno step sequencer con sample player e synth, con i quali è possibile generare linee di bassi synth, accordi e molto altro!

Fino al momento in cui non è uscito l’editor gratuito, Roland TR-8S è rimasta nell’alveo delle drum machine potentissime, con la sempre verde filosofia del sequencer della serie TR, una grande flessibilità di programmazione e soprattutto adatta al live. Caricate un pattern e potete dimenticarvi dei parametri di programmazione, grazie all’intervento in tempo reale sulle 11 tracce parallele dello step sequencer con i controlli di Tune, Decay e CTRL assegnabile.

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

Il software Roland TR-Editor

 

L’ultimo aggiornamento ha introdotto anche un sintetizzatore FM per generare nuovi timbri, programmabile sia da pannello che da editor. Tuttavia anche TR-8S ha una curva di apprendimento per chi vuole usare tutte le possibilità. Le cose sono cambiate con l’uscita dell’editor gratuito e ora, finalmente, Roland TR-8S diventa il fulcro della sezione ritmica di un brano in pochi istanti.

Per chi produce, l’editor è indispensabile per un controllo totale di TR-8S, ma è anche una fonte innovativa di programmazione visiva che è pronta a generare un nuovo sound EDM nella mani dei più creativi. Il nostro compito, oggi, è farvi vedere dove si nasconde parte di questa creatività e come tirarla fuori in pochi istanti.

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

 

La drum machine Roland TR-8S

Ci sono molti modi di pensare a Roland TR-8S e al suo approccio: il più istintivo e semplice segue la tradizione. Undici tracce, già assegnate per default agli strumenti classici della serie TR, dove ogni traccia ha controlli identici ma indipendenti, per Tune, Decay, un controllo a piacere tra Pan, mandata al riverbero, al delay, all’intensità dell’LFO, all’effetto InstFX o al Morph. Già così c’è parecchia carne al fuoco.

Ogni strumento ha il suo fader di livello e un pulsante che permette di selezionare lo strumento per registrarlo e modificarlo dal piccolo display a due righe (come ai tempi degli anni ’80), dal quale è possibile accedere ai parametri di programmazione relativi allo strumento assegnato, che cambiano in base al tipo di sintesi dello strumento.

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

 

Roland TR-8S ha un motore di sintesi con più generatori: si parte dall’ACB, che continua a essere il più accurato per le genesi di timbri percussivi analogici (System 8 docet), si attraversa la sintesi FM con due operatori e parametri semplificati e si arriva a una serie di sample integrati, a cui aggiungere i propri caricandoli sulla SD Card. TR-8S è anche un synth percussivo con parecchie incursioni nella classica sintesi sottrattiva e FM, ed è qui che possiamo arrivare a risultati inediti e mai sentiti.

I timbri generati dal motore ACB comprendono i circuiti di TR-808, TR-909, TR-606, TR-707. Per ognuno di essi, TR-8S consente di controllare il Tune, il Decay e un parametro legato alla sintesi, come Snappy per gli snare, Attack per la cassa e Color per i tom, mentre non sono stati implementati altri parametri specifici per rimshot, cymbal, hit hat e percussioni (peccato!). L’emulazione è praticamente indistinguibile dagli originali e nulla ha da invidiare ad altri cloni analogici. I risultati si portano a casa sempre, con una dinamica molto più elevata dei modelli analogici.

Il motore FM al momento non mette a disposizione molti suoni, sempre tutti percussivi e adatti a inserimenti di pluck e percussioni minimali, che possono essere modificate verso terreni più melodici incrementando di molto il Decay e giocando con Morph o FM Coarse quando c’è. Vedremo se nel prossimo futuro Roland rilascerà nuovi suoni o un editor completo per FM.

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

 

Roland TR-8S diventa un camaleonte e apre un mondo per i producer usando il sintetizzatore dedicato ai sample, con una serie di parametri che permettono di stravolgere il suono. Ci vuole un secondo a capire che caricando campioni derivati dai synth analogici, anche sole waveform, TR-8S diventa una drum machine talmente malleabile da poter creare potenti pattern di drum machine assieme a linee di basso, accordi che si modificano e filtri che si aprono e si chiudono.

Il nucleo della creatività

Roland TR-8S non offre solo la programmazione del pattern, sia da pannello secondo i classici canoni TR ma anche da editor. Include per ogni traccia, equivalente al singolo strumento, anche un Motion sequencer a quattro tracce parallele, per ognuna delle quali è possibile assegnare il controllo a step del valore di Velocity, Probability, Tune, Decay e CTRL, quest’ultimo assegnabile per ogni singola traccia a un parametro a scelta tra Pan, Reverb Send, Delay Send, LFO Depth, InstFX, assieme a parametri relativi al tipo di sintesi come Coarse, Rate, Spread, BitReduce, Attack, Hold Mode, Hold Time, Hold Step, Filter Type, Filter Cutoff, Filter Resonance, Filter Envelope Attack, Filter Envelope Decay, Filter Envelope Depth e Filter Velocity in caso di campioni.

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

 

In pratica ci sono tutti i parametri di sintesi legati al sample player. Usando il Motion sequencer per Tune, ci vuole un secondo per generare una linea di basso o di lead, ma non è tutto così semplice purtroppo. Si possono creare fino a 10 diversi Motion sequencer (collegati ai pattern da A a H e a due variazioni) per ogni traccia, ma purtroppo la programmazione non prevede una griglia per Tune con valori chiari delle note, per cui si va inizialmente a orecchio.

Per programmare al meglio, bisogna tenere conto delle impostazioni generali per il tuning: Coarse Tine gestisce i semitoni, Rate va lasciato al massimo, perché a livello centrale vi troverete con un timbro di diverse ottave al di sotto del C4.

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

 

Motion per creare linee melodiche

Usando TR-Editor si può utilizzare un trucco. Il valore di Motion da inserire può andare da 0 a 256. Inserendo 128, il valore sul Motion corrisponde allo zero, cioè sarà suonata la nota di base impostata con Coarse Tune. Il valore per ogni semitono è di 10,6 (128:12) per cui possiamo arrivare alla tabella sottostante, considerando però lo zero a 128. La cosa interessante è la divisione: non avrete mai una intonazione completamente precisa, per cui si può quasi parlare di scala microtonale propria di TR-8S per più di tre ottave.

Valore   Nota relativa

+ 254     C

+ 243     A#/Bb

+ 233     A

+ 222     G#/Ab

+ 212     G

+ 201     F#/Gb

+ 190     F

+ 180     E#/Fb

+ 169     E

+ 159     D#/Eb

+ 148     D

+ 138     C#/Db

+128      C

+116      B

+106      Bb/A#

+95        A

+85        Ab/G#

+74        G

+63        Gb/F#

+53        F

+42        E

+32        Eb/D#

+21        D

+11        Db/C#

0             C

La programmazione è semplice: il Motion sequencer è composto da 16 step, la cui attivazione dipende dal sequencer principale. Per ogni step del Motion si inserisce il valore nel campo Value e si preme sul relativo step facendolo diventare giallo, ricordando che ogni semitono corrisponde a circa 10,66. Manca purtroppo una funzione di copia e incolla del pattern creato, moltiplicando gli sforzi quando si vuole modificare magari una sola nota su un pattern differente. Il sistema però funziona!

Altro dato da tenere in considerazione: programmando il Motion sequencer con Tune, il Coarse Tune non modificherà l’intonazione. Per spostare l’intera sequenza Motion su altre note, occorre intervenire su Rate: da 0 a 1 si trovano quattro ottave. Il salto di ottava si ottiene ogni 25 step, cioè a +0,25, 0.50, 0,75 e 1, e relativi valori negativi.

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

 

Inviluppo e filtri

C’è un particolare che può facilmente sfuggire: il Motion sequencer produce una variazione continua del valore ed è indipendente dagli step del pattern principale. Poco male, quando si usa un suono percussivo, ma nel caso dei campioni c’è un aspetto del sample player di cui tenere conto: il comportamento di Hold Mode.

TR-8S tratta l’inviluppo di ampiezza del campione secondo il parametro principale Decay, che se messo al massimo non fa altro che bypassare l’inviluppo comportandosi quasi come un VCA aperto sui synth digitali, con una fase di decay che è lunga circa 10 secondi. Lasciando Decay al massimo, indipendentemente dagli step attivi nel pattern avrete una linea melodica continua secondo i valori di Tune in Motion, ricordando che la disattivazione degli step corrisponde in pratica a tenere la nota intonata all’ultimo valore di Tune sugli step disattivati.

L’effetto del Decay al massimo si ottiene impostando Whole su Hold Mode. Più interessante, per recuperare il ritmo, sono le modalità Time e Step per Hold Mode, dove rispettivamente i valori di Hold Step e Hold Time decreteranno il tempo di riproduzione del campione secondo il valore di Attack Time e con il valore di decay che corrisponderà a quello generale. Non proprio il più semplice degli inviluppi da programmare, ma ha un senso quando si parla di live con il controllo di Decay, il quale a sua volta ha una traccia Motion dedicata!

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

Roland TR-Editor hit hat: modulazione del cutoff con LFO a onda quadra

 

L’altra parte di programmazione riguarda il filtro, LPF o HPF, con i classici controlli di cutoff, risonanza, attacco e decadimento, intensità dell’inviluppo e controllo del cutoff con la velocity. Un paio di annotazioni: i valori più interessanti per cutoff e risonanza sono entro il primo quarto. Per arrivare a sweep veloci occorre giocare su tempi minimi di attacco e rilascio, con valori di Filter Envelope intorno a 60. Un buon modo per valutare il suo effetto è scegliere come forma d’onda ElectroHouse Syn. Qui potrete farvi le ossa nel capire come funziona.

Di Roland TR-8S abbiamo apprezzato la velocità percussiva che si può raggiungere con il filtro sull’inviluppo: si tiene al minimo il tempo di attacco e rilascio del filtro e si modifica il valore di Filter Envelope. I valori di risonanza utili sono facilmente sotto i 50. Da notare che anche l’LFO può modulare gli stessi parametri che abbiamo incontrato per CTRL, allargando l’orizzonte della modulazione.

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

Roland TR-Editor la pagina degli effetti usati per il pattern di TR-8S

 

Altri trucchi

Dopo la programmazione del pattern e degli strumenti, mettete tutti i fader a tre quarti. Probabilmente ci saranno strumenti troppo alti di livello e altri bassi. È il momento di agire sul singolo gain dello strumento, così da alzarlo o abbassarlo per avere il mix perfetto delle tracce quando i fader sono allo stesso livello. Dal vivo non conviene tenersi in mente che un fader va tenuto più basso o alto.

Usate il pan, a esclusione della cassa e dello Snare, per dare più profondità. Ne basta poco per rendere più coinvolgente l’ascolto.

Il Mute tra gli strumenti è uno strumento potente per dare ancora più ritmo. Creando per esempio una linea di basso, potete provare ad agganciare il Mute alla cassa, così da non sovrapporre le due note. Intonando la cassa secondo la tonalità della linea di basso, otterrete un duplice effetto: la nota fondamentale rimane grazie alla cassa, soprattutto quando è analogica e con un decay lungo, e non si crea confusione sulle basse frequenze.

 

roland tr-8s editor recensione driver tutorial programmazione programming techno luca pilla

Roland TR-Editor: linea di basso creata con campione e Motion

 

In fase di produzione è utile controllare direttamente dall’editor il successivo fill-in, cambiando il tipo di scatter.

Conclusioni

Roland TR-8S ha un livello di serendipità tra i più alti in assoluto che abbiamo mai riscontrato: è molto difficile sbagliare un risultato e, anche senza sapere cosa sta facendo ai parametri, si arriva a un timbro o a un pattern inedito e sempre fruibile. Che siate un dilettante allo sbaraglio o un consumato producer, Roland TR-8S è talmente camaleontica che con il giusto set di campioni e con quella base di suoni analogici unici di Roland si candida a essere un must per almeno un decennio se non oltre. Considerando che è una drum machine non proprio recente, si rimane sempre sorpresi dai risultati che si possono ottenere, soprattutto grazie all’editor. Destinata a diventare un classico!

 

 

INFO
ROLAND

Leave a reply