L’ultima versione dell’iconico pianoforte elettrico frutto del genio di Harold Rhodes è entrato a far parte della strumentazione dello storico studio londinese
Il marchio Rhodes ha attraversato l’oceano recentemente per giungere in Inghilterra, più precisamente a Leeds, dove oggi si produce la versione MK VIII. Un esemplare di questo nuovo modello da qualche mese è entrato a far parte degli strumenti residenti nei prestigiosi studi di Abbey Road a Londra. Per chi ancora non sapesse come mai lo storico brand è giunto in terra di Albione, ecco un piccolo riassunto dei suoi ultimi 40 anni di vita.
Rhodes: pillole di storia degli ultimi 40 anni
Fin dal 1958 il brand era in orbita Fender, e la partnership proseguì anche dopo l’acquisizione della seconda da parte della CBS sette anni dopo. La svolta avvenne nel 1983, quando Rhodes fu venduta a William Schultz, all’epoca capo della CBS, il quale chiuse lo stabilimento e vendette il marchio nel 1987 a Roland. Questa mossa fu la fine del classico pianoforte elettrico Rhodes, perché a Roland interessava l’appeal commerciale del marchio, che applicò solo su una serie di pianoforti digitali basati sulla sintesi proprietaria SA, e principalmente rivolti al mercato USA.
Dieci anni dopo, un amico ed ex socio in affari di Harold Rhodes - Joe Brandstetter – riuscì ad acquisire nuovamente il marchio da Roland, però il fondatore fu colpito da un ictus e non fu più in grado di proseguire l’attività. Harold Rhodes morì nel 2000. Brandstetter nel 2004 fondò la Rhodes Music Corporation, e cominciò a studiare una riproduzione fedele del Rhodes originale, ma con funzionalità moderne onboard come un equalizzatore o il supporto MIDI. Questo nuovo modello fu presentato nel 2007 e denominato Rhodes Mark VII.
Nel 2019 l’ultimo cambio: Brandstetter cede il marchio a Loopmasters, un brand inglese specializzato in librerie di suoni e fondato nel 2003 da Matt Pelling e Timothy Dawson. Nel 2019 Pelling fonda Rhodes Music Group a Leeds, e per realizzare un nuovo modello assume come Chief Product Officer un restauratore di Rhodes del calibro di Dan Goldman. Il design del cabinet di questo nuovo Rhodes è affidato a una penna molto nota nel settore: Axel Hartmann. La parte elettronica è stata progettata da un ex tecnico Moog come Cyril Lance. Sul finire del 2021 Rhodes Music Group ha annunciato il nuovo modello denominato Mark VIII, commercializzato a partire dal settembre dell’anno successivo. Fin qui la storia, adesso vediamo qualche particolare di questo ultimo modello targato Rhodes.
Rhodes MK VIII: principali caratteristiche
Lo strumento è interamente assemblato a mano nella Factory di Leeds, e la produzione è limitata a soli 500 pezzi all’anno. Rhodes MK VIII monta una tastiera con tasto in legno realizzata da Kluge Klaviaturen, uno storico produttore tedesco acquisito da Steinway nel 1999. Tutti i componenti dello strumento, tra cui le Tine, i pickup, gli smorzatori e il meccanismo del pedale sono stati riprogettati da zero, affidandosi a materiali e tecnologie di ultima generazione, per garantirne l’affidabilità.
Nel Rhodes MK VIII sono stati inseriti un preamplificatore analogico con stadio Drive, un equalizzatore parametrico, un vari-pan con quattro forme d'onda selezionabili, un compressore analogico VCA, più tre modulazioni stereo tra gli effetti: Phaser, Flanger e Delay. L’interazione MIDI del Rhodes MK VII prevede il supporto dell’Aftertouch di canale e polifonico dalla tastiera, ma anche la trasmissione degli eventi generati dai controlli fisici sul pannello. Nel parco connessioni sono disponibili sia una porta MIDI Out, sia l’interfaccia USB.
Info
RHODES