Il brand giapponese ha recentemente aggiornato la fortunata serie ES, ampliando il catalogo con l’introduzione di ben due nuovi modelli: la famiglia dei portatili Kawai cresce…
Dopo oltre cinque anni di onorata carriera, il top di gamma ES8 cede il testimone a due nuovi pianoforti digitali differenziati per contenuti e prezzo, al fine di fornire un’alternativa Kawai anche nel mercato dei portatili in una fascia di prezzo appena sopra i mille euro. Oltre all’apripista ES110, la gamma odierna è completata dall'ES520 e l’ammiraglia ES920: quali differenze in questa coppia di new entry? Ecco un piccolo approfondimento per saperne di più.
Kawai ES520/ES920: visti da fuori
Kawai sceglie di adottare uno chassis in materiale plastico anche su questi modelli per ridurne il peso complessivo: per esempio, il top di gamma ES920 pesa ben cinque chili in meno del precedente ES8 (17kg). Anche il design è stato completamente rivisto, e il guscio dei due nuovi ES presenta delle forme piatte e arrotondate, in cui scompare il “gradino” tra tastiera e pannello comandi dei precedenti modelli. Nel pannello posteriore, la parte superiore dello chassis è elegantemente curvata nella parte centrale a formare una palpebra, per ospitare il parco connessioni dello strumento. Le colorazioni disponibili non cambiano, e anche i due nuovi modelli ES sono disponibili nelle livree nera o bianca.
Il pannello comandi
Rivoluzione anche nell’organizzazione del pannello comandi, dove lo switch per l’accensione e il fader della regolazione generale sono ora posti sulla destra, mentre sulla sinistra si parte con la coppia di pulsanti per attivare le modalità Split o Layer, più gli otto switch delle categorie orchestrali per le timbriche. Al centro del pannello sono posti i tre pulsanti per selezionare gli effetti, mentre nella parte superiore troviamo l’inedito display OLED monocromatico da 128 x 64 pixel, dotato di una piccola sezione nella parte bassa per mostrare le icone delle principali funzioni, e affiancato dai comandi per la navigazione. Sulla sinistra accanto al display, sull’ES920 sono inseriti anche i quattro fader per l’equalizzatore che vedremo in seguito. La parte destra del pannello ospita – in un vano dedicato – la porta USB per collegare una pen drive, oltre a controlli per i comandi trasporto del recorder/player e della sezione Rhythm, infine la coppia di switch per attivare il metronomo e la modalità USB.
Le connessioni
Il parco connessioni posto nel pannello posteriore è identico su entrambi i modelli, e comprende la presa per l’alimentatore, due porte MIDI I/O, l’interfaccia USB, una coppia di Line Out L/R su prese jack da 6,3mm, un ingresso Line In su presa minijack stereo da 3,5mm, lo switch On/Off per zittire i diffusori integrati, la presa per il pedale sustain F-10H fornito a corredo (con supporto del mezzo pedale), infine la presa per le pedaliere GFP-3, oppure quella denominata F302 in bundle con lo stand opzionale HM-5. Oltre alla porta USB inserita nel pannello, le connessioni sono completate dalla coppia di prese cuffie nei formati jack stereo da 6,3mm e minijack stereo da 3,5mm, poste frontalmente sulla sinistra sotto la tastiera. Nei nuovi modelli ES il supporto Bluetooth consente di interagire wireless con dispositivi MIDI e audio.
Kawai ES520 vs ES920: la meccanica
Il nuovo modello intermedio ES520 monta la meccanica proprietaria Responsive Hammer Compact II, con pesatura graduta dei tasti l’ungo l’estensione, finitura “matte” su quelli bianchi per incrementarne il “grip”, e tre sensori per la rilevazione della Velocity su ciascun tasto. Il top di gamma ES920 monta la meccanica Responsive Hammer III, con tasti in materiale plastico in cui è inserito un contrappeso per incrementarne la risposta al tocco, oltre al rivestimento Ivory Touch e la simulazione Let-Off. Se volete saperne di più sulle meccaniche dei pianoforti digitali Kawai, oltre al video qui sotto vi suggerisco di consultare questa pagina, sul sito internet del produttore giapponese.
ES520 vs ES920: la generazione sonora
Il “motore” differisce secondo il modello: nell’ES520 è inserita la tecnologia Progressive Harmonic Imaging (PHI), con un multicampionamento “nota per nota” e una polifonia di 192 note. Analogamente al precedente ES8, il nuovo top di gamma ES920 è equipaggiato con la tecnologia Harmonic Imaging-XL (HI-XL), per timbriche dotate di maggiore risoluzione e una polifonia di 256 note; nello specifico, la novità riguarda l’inserimento di due preset ad ampliare l’offerta tra i pianoforti elettrici, e uno ciascuno in quelle degli organi e dei bassi, per un totale di 38 preset selezionabili. Il parco effetti è stato rivisto su entrambi i modelli, con l’introduzione di nuovi algoritmi nel blocco DSP Effects (Ensemble, Vibrato Tremolo, Classic Phaser, Compressor, Rotary 1/2). Oltre al Brilliance nei Tone Control, sull’ES920 è previsto inoltre un equalizzatore a quattro bande con fader dedicati sul pannello e locazione di memoria User a supporto. Il ricco menu Virtual Technician per l’editing approfondito delle timbriche di pianoforte acustico è stato ulteriormente esteso nei parametri sull’ES920, e ora include anche simulazioni per Cabinet Resonance e Hammer Noise; rimarchevole la possibilità di allestire curve personalizzate per la risposta al tocco e l’intonazione Stretch. Su entrambi i nuovi modelli ES sono previste ben 28 locazioni di memoria Registration per fissare le proprie impostazioni generali.
ES520 vs ES920: recorder/player
Nell’ES520 è previsto un player/recorder MIDI a una traccia e tre Song memorizzabili (5.000 note max), mentre nel top di gamma ES920 la sezione prevede fino a due tracce e 10 Song memorizzabili (90.000 note max), più un player/recorder audio, in grado di leggere e registrare file in formato Wave o MP3. Il plus della sezione audio dell’ES920 rappresentato da modalità come l’Overdubbing o il Convert to Song Audio, funzioni difficilmente rintracciabili in strumenti della concorrenza. Tramite una pen drive, secondo il modello potete importare/esportare non solo song MIDI e audio, ma anche una singola locazione o l’intero banco Registration dello strumento.
ES520 vs ES920: Rhythm
Nel modello ES520 troviamo una sezione dedicata all’esercizio o un semplice intrattenimento, mentre l’ES920 eredita dal precedente ES8 una modalità che definire “ritmica” è riduttivo, perché offre fino a 100 accompagnamenti automatici a quattro parti (peraltro di buona fattura), con due variazioni ciascuno. L’editing della sezione comprende parametri per Rhythm Volume, Auto Fill-in, One Finger Ad-lib, ACC Mode, Preset Chord e Rhythm Parts Select. Last but not least, una curiosità: Kawai sui nuovi modelli ES mantiene ben quattro drumkit nascosti nella palette timbrica, e attivi nell’uso della sezione Rhythm o per la riproduzione di MIDIFile; come di consueto, questi drumkit sono pilotabili anche dal mondo esterno, tramite un controller MIDI o nell’uso con una DAW.
Diffusione sonora
La fortunata partnership stretta da Kawai con un brand leader nell’Hi-Fi come Onkyo si estende anche su modelli più abbordabili come prezzo, e nei nuovi ES la sezione è stata completamente riprogettata. L’amplificazione eroga 20 watt per canali a una coppia di speaker da 8 x 12 cm. Tra le funzioni volte a calibrare la resa degli speaker onboard tra le mura domestiche, segnalo la pratica modalità Wall EQ. Sulle prese cuffie è attivo l’algoritmo di spazializzazione proprietario SHS, che dispone inoltre di una serie di preset selezionabili per adattare la resa sonora secondo le cuffie impiegate.
Piano Remote
Un’applicazione gratuita per dispositivi Android/iOS rilasciata lo scorso aprile da Kawai per i nuovi modelli home della gamma CA, e oggi estesa come impiego anche a questi due portatili serie ES. Piano Remote consente in remoto di selezionare e compiere dell’editing sulle timbriche onboard dello strumento, oppure di gestire una serie di impostazioni generali o i player MIDI/audio onboard.
Accessori in dotazione e optional
Tra gli accessori a corredo – oltre al pedale sustain F-10H (con supporto del mezzo pedale) e l’alimentatore di rete – troverete anche un originale ed elegante leggio in materiale plastico trasparente. Il parco accessori opzionale per l’uso “on the road, comprende la pedaliera GFP-3 e la borsa imbottita SC-1 per il trasporto. Per l’impiego tra le mura domestiche Kawai ha studiato lo stand in legno HM-5, abbinabile alla elegante barra F-302 in cui è inserita la pedaliera.
Conclusioni
La differenziazione compiuta da Kawai nell’odierna gamma ES va nella giusta direzione, perché il mercato attuale è piuttosto variegato e non sempre tutto quanto offre lo strumento è sfruttato appieno. L’economico ES110 resta sempre un punto fermo per il neofita con un piccolo budget, mentre l’intermedio ES520 è oggi l’alternativa non solo per chi vuole crescere con un pianoforte digitale, ma anche al musicista esigente che non vuole rinunciare a una sezione di editing approfondito per il suono del pianoforte acustico. Analogamente al precedente ES8, il nuovo ES920 resta il riferimento per chi è in cerca di un pianoforte digitale senza compromessi in qualsiasi contesto musicale. Uno strumento caldamente consigliato anche a quei pianisti che amano intrattenere con un accompagnamento automatico essenziale, ma di qualità. Oltre alle modalità di tastiera Split/Layer, nei due nuovi modelli ES non mancano quelle didattiche come il “Four Hands”, per esecuzioni a quattro mani. Dopo anni di abitudine a un’organizzazione ben precisa dei controlli sul pannello di un pianoforte digitale, Kawai mischia le carte spostando accensione e fader per il volume sulla destra: vedremo se questa scelta farà tendenza… La commercializzazione di questi modelli questa estate è passata un po’ in sordina nel nostro paese, ma i due nuovi modelli ES sono già disponibili presso i rivenditori Kawai: andate a provarli.
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