Se vi è capitato di vedere qualche serie animata, o le vecchie infinite serie di cartoni tipo Dragon Ball, saprete che la regola numero uno è che la potenza di eroi e cattivi è in crescita esponenziale serie dopo serie. Proprio per questo i cattivi dei primi episodi sembrano delle caccoline rispetto a quelli della terza o quarta. Ma perchè vi sto parlando di questo? E' perchè difficilmente nel mondo della chitarra si trova un super-eroe, o guitar-hero come erano chiamati negli anni '80 e '90, che rispetti questa regola più di John Petrucci. Ogni anno più barba, più muscoli, più note, più tecnica, strutture più intricate e, ebbene si, anche più corde.
CHE SENSO HA UNA CHITARRA 8 CORDE PER PETRUCCI?
A dire il vero in molti se lo chiedono, ma come i grandi maestri che non si fermano mai anche dopo l'ennesimo traguardo, anche John non poteva non esplorare il nuovo mondo delle otto corde. Nonostante suoni in formazioni che certo non mancano di bassisti funambolici, il buon John vuole poter espandere le sue scorribande anche nelle profondità più remote dell'udibile. Ma per fare questo non poteva affidarsi ad una chitarra qualsiasi, doveva potenziare la sua fedele compagna Majesty, già in versione 6 e 7 corde, ora con una ulteriore corda bassa ed un accessoriamento che ne fa di fatto uno strumento davvero diverso dal suo solito.
Per questo motivo, sì, ha senso una 8 corde per Petrucci poichè lui è uno di quei chitarristi che non potrà accontentarsi di applicare la sua tecnica straordinaria per fare ciò che altri hanno già fatto. Troverà nuove strade e sicuramente aggiungerà qualcosa di inedito all'ancor breve storia di questo strumento dalle misure quasi estreme ma dalle potenzialità davvero notevoli.
LE NOVITA' DELLA ERNIE BALL MUSIC MAN JOHN PETRUCCI MAJESTY 8
La Majesty 8, d'ora in poi la chiamerò così perchè altrimenti facciamo notte, per ora arriverà in un produzione limitata di 100 pezzi per tutto il mondo e offrirà ai fans di John la finitura cangiante originale Mystic Dream che cambia colore a seconda della luce.
Come potrete immaginare, oltre al profilo iper-large ad otto corde, abbiamo una costruzione neck-through-body con manico in mogano e tiglio rinforzato e tastiera in ebano. La scala è radiale a 24 tasti, per adattarsi alle scala lunga necessaria a supportare l'accordatura giusta per corde di diametro così differente. Si passa da un 27" della corda più bassa fino ai classici 25.5" del Mi alto. Questo anche perchè John voleva comunque un feeling sulle corde alte simile a quello di una chitarra più tradizionale.
L'elettronica prevede dei pickup custom 8 corde DiMarzio Dreamcatcher al ponte e Rainmaker al manico, con selettore a tre vie. Ma è solo l'inizio, il ponte fisso integra anche il classico pickup piezo che ha reso famoso il suono di Petrucci da molti anni. Questo permette quindi alla chitarra, attraverso due uscite differenti, di avere un range sonoro amplissimo e una versatilità estrema, nonostante parliamo di uno strumento comunque di nicchia.
UN'ELETTRONICA PIUTTOSTO COMPLICATA MA POTENTE
Nell'immagine qui sotto potete farvi un'idea di come sia l'elettronica che il cablaggio di questa chitarra non sono un gioco da ragazzi, ne per chi l'ha ideato, ne per chi deve suonarla. Mi ricorda il volante delle macchine da formula uno, assomiglia ad un volante ma ci vuole un ingegnere per capirne tutte le funzioni.
La Majesty 8 ha due selettori a tre posizioni, uno in posizione Strato e uno in posizione Les Paul per capirci. Quello al battipenna serve a scegliere le classiche suddivisioni tra i pickup in configurazione HH. Anche qui però abbiamo una chicca voluta da John per non farsi mancare nulla. Grazie potenziometro del tono Push-Pull possiamo scegliere se la configurazione centrale la vogliamo in parallelo, utilizzando quindi entrambi gli humbucker assieme, oppure se li vogliamo splittare in due single-coil in parallelo per un suono più leggero.
E' tutto? Certo che no! Il potenziometro del volume è anch'esso Push-Pull e può attivare un boost di +20dB sui pickup magnetici.
Abbiamo quindi il trasduttore piezo sotto il ponte fisso che è controllato da un potenziometro di volume separato. Il selettore posizionato nella spalla superiore serve a gestire la configurazione del piezo assieme ai pickup magnetici. Si può avere solo piezo, entrambi o solo pickup magnetici.
Come detto qualche riga più sopra, questa chitarra potendo vantare due sistemi di pickup differenti, magnetici e piezo, ha la possibilità di uscire sia in mono che in stereo. Ci sarà sempre un cavo solo, ma attraverso il selettore nel pannello posteriore potremo scegliere se pre-miscelare tutti e due i segnali verso un'uscita mono oppure, usando un cavo stereo, se fare uscire il segnale derivante dai pickup magnetici e piezo su due canali diversi. Oltre a questo potremo avere il controllo sul pickup piezo che cattura le corde basse e le corde alte differentemente, per poter scegliere magari di aggiungere la sonorità più "acustica" del piezo solo alle corde più sottili, per un arpeggio magari, o alle corde basse, per una parte in tapping ad esempio.
E' inutile che ora stiamo qui a contare il numero di configurazioni possibili da tutto questo guazzabuglio elettronico. Sono davvero tante.
La versatilità del suono di questa chitarra va quindi ben oltre le possibilità di una chitarra normale, e con l'aggiunta dell'ottava corda, sebbene sia uno strumento che richiede di essere suonato in maniera abbastanza diversa da una sei corde, si arriva al massimo del range sonoro che si è probabilmente visto su di una produzione commerciale.
COSA CI SUONERA' PETRUCCI?
Anche se non ci sono ancora video che ci facciano strabuzzare gli occhi per le nuove peripezie di John con questo strumento, per il 22 Ottobre 2021 è in arrivo il nuovo album dei Dream Theater, quindicesimo della progressive band americana. Inoltre il nuovo singolo "The Alien" è già uscito da qualche tempo, ma non sfoggia cose impossibili alle precedenti Majesty.
E' altamente probabile che in questo disco potremo ascoltare il motivo per cui Petrucci ha desiderato questa nuova chitarra signature.
Certamente la chitarra otto corde si estende parecchio verso il basso, portando la sua estensione come strumento più vicina a quella della tastiera e del piano, uno strumento totale. Questo per altro permette sia in ambito di scale che di arpeggi di allungare la gittata delle proprie sequenze ben oltre ciò che si può fare con una normale sei corde, creando pattern di grande effetto e combinazioni innovative.
L'altro aspetto caratteristico della otto corde è di poter scendere su basse solitamente di dominio bassistico, e questo credo consentirà a Petrucci e Myung, entrambi John, l'inedita possibilità di scambiarsi i ruoli di tanto in tanto, aggiungendo ulteriori sonorità alla tavolozza già impressionante della band.
Ma sono sicuro che John saprà sperimentare e stupirci oltre, e che le sorprese nei prossimi mesi non mancheranno.