Look vintage e tecnologia moderna si fondono in questo nuovo strumento del brand italiano, con in bundle la seconda generazione di un pedale rimasto nel cuore di molti organisti, ma non solo…
Il ritorno dell'iconico organo "spinetta" degli anni '70! Crumar ha progettato Sorrento per quei musicisti amanti dello strumento compatto e con un look vintage, ma che non vogliono rinunciare ai vantaggi della tecnologia moderna. Il Crumar Sorento è dotato di due manuali con tasto di tipo “synth” a 49 tasti, entrambi con funzionalità di cambio di ottava. Vediamo le altre caratteristiche principali.
Crumar Sorrento
L’engine sonoro del Sorrento comprende tre simulazioni di organo:
- Il classico timbro tonewheel di un organo a consolle
- Il timbro di un organo spinetta tipico di band rock e prog degli anni '70
- Il timbro di un organo a transistor, ma più acido nel carattere sonoro rispetto alle classiche simulazioni Vox e Farfisa
Nell’organo a transistor è possibile combinare anche un timbro di Bass Synth, con Audio Out dedicato nel parco connessioni. Il parco effetti onboard prevede un blocco DSP per la distorsione e un secondo blocco per un Ring Modulator.
Nel parco controlli posto sulla sinistra dei due manuali – che include un set di nove drawbars - è stato inserito anche un piccolo display, per rendere ancora più intuitiva la navigazione tra i menu di Crumar Sorrento.
Il Crumar Sorrento è sprovvisto onboard sia di simulazione di Leslie, sia di riverbero, ma niente paura: in bundle con lo strumento riceverete anche il nuovo Crumar Burn, che potrete collegare direttamente al Sorrento grazie alla connessione proprietaria ONE-CORD studiata da Crumar. Vediamo alcune caratteristiche del nuovo pedale.
Crumar Burn
Non si tratta di un semplice accessorio, ma di una vera e propria periferica in grado di “dialogare” con il Sorrento attraverso la connessione ONE-CORD, sia per quanto concerne l’audio, sia per alimentare il pedale. La seconda generazione del BURN offre una fedele simulazione di Leslie, ma anche emulazioni di un riverbero a molla analogico o di una più recente variante digitale. In redazione abbiamo chi è un felice possessore di un Burn prima generazione: non vediamo l’ora di provare il nuovo modello!
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