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Il brand giapponese ha rilasciato questa nuova applicazione che consente di estrarre accordi e strumenti dal mix di un brano musicale, per esercitarsi con il proprio strumento o divertirsi a suonare sulle hit preferite

 

 

Yamaha Extrack: caratteristiche

Si tratta di una app musicale per dispositivi iOS e Android presentata da Yamaha il 18 settembre scorso, in grado di suddividere i vari strumenti presenti nel mix di un brano musicale. Caricando su Extrack il brano, l’applicazione analizza il contenuto estraendo i vari strumenti (voce, chitarra, tastiere, batteria, basso, ecc), creando una serie di tracce dedicate (o in Stem). Non solo: Extrack analizza anche gli accordi del brano mostrando la loro progressione durante l’esecuzione.

Al termine dell’analisi, attraverso il menu Chord, il musicista troverà anche indicazioni su dove posizionare le dita suonando strumenti come chitarra e pianoforte/tastiere. Yamaha Extrack consente inoltre di cambiare la velocità del brano e di conseguenza il tempo di esecuzione, modificare la tonalità, oppure inserire marker nel brano per ripetere una serie di passaggi.

 

yamaha extrack

 

Una app utile sia al principiante per imparare, sia al musicista che vuole riscaldarsi prima di una performance o più semplicemente individuare al volo la progressione di accordi da eseguire in un preciso brano musicale.

Per chi scrive, una app che estende alcuni concetti di riconoscimento degli accordi in un file audio proposti da Yamaha in passato nell’ottima applicazione gratuita Chord Tracker. La differenza sostanziale è che se Chord Tracker si limita all’analisi degli accordi del brano musicale, la nuova Extrack interviene anche sul mix audio separando gli strumenti: che sia la app giusta anche per divertirsi a studiare qualche remix? Occhio solo di aver spazio disponibile sul proprio dispositivo prima di scaricare, perché Extrack occupa 700MB circa.

La prova

Una premessa: Extrack non elabora brani protetti da copyright, e per la prova ho importato un file MP3 del mix di un brano realizzato qualche anno fa da un amico cantante nel suo home studio. In primis, Yamaha Extrack chiede quali strumenti vuoi isolare e quali mantenere a gruppi di Stem: nell'utilizzo free si può estrarre fino a tre tracce singole e uno stem. Ho scelto di isolare basso, batteria e voce del cantante, mantenendo tastiere e chitarre in uno stem. L'elaborazione di quattro minuti di brano sul mio iPad Pro con processore M1 ha richiesto un paio di minuti circa, ma l'ascolto del risultato è stato una bella sorpresa! Yamaha Extrack elabora molto bene, calcolando che il mix "dato in pasto" è amatoriale e qualche piccolo aliasing percepito in alcuni momenti è perdonabile. Quello che impressiona è l'ottimo isolamento delle tracce singole, dove sulla voce ha estratto anche il delay associato come effetto. Incredibile!

 

yamaha extrack

Yamaha Extrack durante la fase di separazione delle tracce dal brano musicale

 

Spostandosi nella Chord View le piccole icone poste sotto la barra di scorrimento degli accordi consentono di porre in mute tracce e Stem in qualsiasi momento anche in questo menu. Ottimo. Last but not least, una curiosità per i più creativi: andando a incrementare la tonalità del brano oltre i quattro semitoni, la voce del cantante si è trasformata in quella di un bambino, senza percepire artificiosità nella trasposizione. Tutto quanto fin qui descritto infine è stato svolto senza consultare una riga del manuale online: un plauso a Yamaha anche per l'intuitività dell'interfaccia.

 

 

Piano di abbonamento

Per la app Extrack Yamaha ha studiato due formule di abbonamento. Il piano gratuito prevede di poter analizzare fino a cinque brani al mese separando solo quattro strumenti per ciascuno. La versione a pagamento di Extrack ha un costo di 6,99 euro al mese o 49,99 euro all’anno, e consente di caricare un numero illimitato di brani separando in ciascuno fino a sette strumenti. Assolutamente da provare!

 

Info
YAMAHA

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