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Come tutti ormai saprete, anche dai nostri articoli che continueranno per tutto il mese, Maggio è il mese del MIDI, il protocollo definito negli anni '80 e inventato da Dave Smith e Chet Wood che permette ancora oggi agli strumenti elettronici, computer compresi, di comunicare tra di loro.
E' pure inutile rimarcare l'importanza del MIDI e dell'adozione universale che ha raggiunto, tanto che, dopo diversi anni di discussioni e contrasti, proprio all'inizio di quest'anno le aziende che aderiscono alla MIDI Manufacturers Association hanno raggiunto un'intesa per l'evoluzione ad un protocollo MIDI 2.0 che si adatterà alle nuove tecnologie e permetterà un'ulteriore evoluzione degli strumenti musicali elettronici.

 

Il MIDI ha permesso in questi ultimi trent'anni di sviluppare controller sempre più ergonomici e sofisticati, oggetti in grado di tradurre la nostra propensione a fare musica tramite i movimenti del corpo in modo sempre più diretto.

Ciò che molti hanno tentato di realizzare e pochi davvero però sono riusciti a fare, e forse nessuno in modo del tutto universale, è un controller modulare che potesse diventare un'interfaccia utilizzabile da tutti secondo le proprie esigenze, indipendentemente dal campo di applicazione.
Questa è l'idea di Specialwaves, startup nata nella provincia di Bergamo, che con il suo innovativo Mine S ha l'ambizione di portare DJ, VJ, produttori, tecnici luci, musicisti e video/foto editor ad usare lo stesso controller.

 

 

Mine S è un controller che mi ha colpito per la sua semplicità, un fattore che molto spesso concorre al successo di un'idea. Una piattaforma fatta a tavoletta che prende esempio dalle breadboard utilizzate per i prototipi delle schede elettroniche per creare un controller modulare che chiunque può configurare secondo le proprie esigenze.
Le cose più interessanti di questa novità credo si possano riassumere in pochi punti:

  • completamente modulare
  • compatto
  • 6 tipologie di moduli
  • montaggio immediato e riconoscimento automatico dei moduli
  • già compatibile con più protocolli: MIDI, HID, OSC, DMX, Art-Net

 

Mine S infatti riconosce da solo sia il tipo di modulo, la sua posizione e l'orientamento, reagendo di conseguenza. Questo consente una mappatura molto veloce e si può passare velocemente al nostro lavoro. Con la possibilità di memorizzare diverse configurazioni, c'è quindi anche la versatilità di poter sostituire in pochi secondi uno o più moduli ed avere un controller adatto a quello che stiamo facendo in ogni momento, senza doverne acquistare uno specifico per ogni compito.

 

Mine S controller strumenti musicali

 

Specialwaves si è messa in evidenza con la sua recente campagna su Indiegogo che ha un primo obbiettivo per partire con la produzione di 30 mila euro. A circa tre settimane dalla conclusione del crowdfunding l'obbiettivo è in vista, con oltre l'86% dei fondi già raccolti.
Le prime unità Mine S sono previste in arrivo per Novembre 2019 ma è già un prodotto di cui si sta parlando e credo si continuerà a parlare nei prossimi mesi, poichè in molti aspettavano un controller di questo tipo. Il prezzo di commercializzazione dichiarato sarà di 569$ (circa 510€) ma chi lo prenoterà su Indiegogo potrà pagarlo la metà, 289$ (circa 260 euro).

 

Mine S controller strumenti musicali

 

I sei moduli disponibili al momento ricoprono una buona gamma di applicazioni:

  • Pot Module - un potenziometro con escursione a 270°
  • Pad Module - un pulsante PAD retroilluminato a LED sensibile alla pressione (velocity) con colore programmabile RGB
  • 2 Buttons Module - modulo a due pulsanti on/off con illuminazione LED programmabile RGB
  • Encoder Module - controllo rotary infinito con graduazione LED e funzione pulsante programmabile
  • Slider Module - modulo slider/fader da 60mm con escursione lineare
  • Blank Module - modulo per riempire gli spazi vuoti

 

Mine S controller strumenti musicali

 

 

Per programmare e gestire il tutto, oltre alla parte hardware, Mine S ha anche una sua controparte software, un Controller Editor proprietario che è già compatibile con la maggior parte dei software più utilizzati per VJing, luci, video/foto editing e permette di mappare il controller a piacere.
Essendo compatibile con diversi protocolli è anche possibile controllare più di un software e o protocollo contemporaneamente, rendendo la nostra performance o lavoro più fluido possibile e customizzata al massimo livello.

 

Stiamo in attesa della conclusione della campagna e di vedere se effettivamente quest'idea prenderà piede fino a diventare magari il coltellino svizzero dei controller.

 

 

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