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SONICWARE Liven Bass&Beats, groovebox con sintesi wavetable - il test

Rapporto qualità/prezzo9
Costruzione 7
Suono8
Facilità d'uso6
7.5

Sonicware Liven Bass&Beats

Groovebox con sintesi wavetable

Sonicware Liven Bass&Beats e’ un sintetizzatore wavetable e una drum machine combinate in un unico prodotto, dotato anche di ingresso line-in, a cui poter applicare effetti in realtime.

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Liven Bass&Beats di Sonicware possiede un sequencer a singola traccia che permette di memorizzare fino a 128 pattern di 64 step ciascuno, suddivisi in otto banchi di memoria. Come suggerisce il nome stesso, si tratta fondamentalmente di due strumenti sovrapposti: un sintetizzatore wavetable semi-modulare, con due oscillatori e un sub-oscillatore per la generazione dei suoni di basso e una drum machine per la creazione delle parti ritmiche. Le patch per i suoni di basso sono suddivise in otto banchi di memoria, di cui sei preimpostati dalla casa, ciascuno con 16 slot disponibili, per un totale di 128 suoni. Stessa cosa per i Drum Kit, anche in questo caso troviamo otto bank, di cui sei preprogrammate (la sesta solo parzialmente), ciascuna contenente 16 suoni differenti. I suoni di basso preprogrammati variano dai Wobble, Voice, Talk ad altri più fantasiosi, come gli SFX. I kit di batteria spaziano dalla EDM, alla House, Techno, R&B, Trap, Hip Hop, Drum&Bass, Breakbeat, Dubstep, Chill, Lo-Fi e Disco.

Pannello delle connessioni

Le connessioni audio-MIDI sono tutte posizionate sulla parte frontale superiore della groovebox.

sonicware liven bass&beats groovebox sintesi wavetable recensione review test andrea maio soundwave smstrumentimusicali.itSono presenti, da sinistra a destra, la connessione per l’alimentatore esterno, con pulsante di accensione, gli In e Out Sync per la sincronizzazione con dispositivi esterni, le connessioni MIDI In e MIDI Out, le connessioni Line In e Line Out su mini jack stereo e un’uscita cuffie anch’essa su mini jack TRS. L’insert di fonti sonore esterne avviene tramite il connettore Line In, ma l’ingresso non è compatibile con chitarre o microfoni, in questi casi occorre passare da un mixer.

Il layout

Nella parte superiore spicca un display LCD a quattro cifre di colore rosso, mentre nella parte destra troviamo lo speaker interno che è automaticamente escluso quando colleghiamo l’uscita cuffie. I due pulsanti BASS e DRUM permettono la selezione dello strumento da editare. Le colorazioni fucsia e azzurro presenti sullo chassis delineano la dualità dei comandi a disposizione. Premendo BASS diventano attivi tutti i parametri colorati di fucsia e la tastiera riproduce il suono di basso selezionato. Tutta la groovebox si trasforma quindi in un synth e si può operare sulla registrazione della linea di basso. sonicware liven bass&beats groovebox sintesi wavetable recensione review test andrea maio soundwave smstrumentimusicali.itLa sezione centrale contiene otto knob che, in questa modalità, servono a selezionare la patch di memoria (potenziometro Memory, con seconda funzione di selezione del banco di memoria Shift+Bank) e modificarne il suono tramite i due potenziometri chiamati Assign1 e Assign2. Questi ultimi sono preprogrammati di default e variano differenti controlli a seconda della patch selezionata. Possono comunque essere modificati e variare più parametri contemporaneamente nella modalità Memory Edit, che vedremo in seguito. Come seconda funzione permettono la regolazione della velocità e del range di azione dello Sweep. L’ultimo potenziometro in alto a destra, chiamato Dimension, regola l’intensità del Unison (nel caso questo sia presente come effetto salvato con la patch). Sotto troviamo, da sinistra a destra, due potenziometri che regolano un LFO aggiuntivo dedicato al Pitch con regolazioni di Rate e Depth. Di seguito il potenziometro Release&Gate e in ultimo il potenziometro Machine Gun (M.Gun), che di fatto è un gater che apporta un tocco di glitch al suono. I primi tre potenziometri sulla sinistra di Bass&Beats sono un mixer per la regolazione dei tre suoni disponibili: il basso, la batteria e la linea in ingresso. Ciascun potenziometro regola il volume da 0 a 127 e, abbinati al pulsante Shift, regolano il send FX applicato a ciascun suono. L’intensità dell’effetto è regolata anche dal potenziometro FX Amount, regolazione questa che influisce contemporaneamente su tutti i suoni presenti. Premendo il pulsante DRUM attiviamo la drum machine e le label nella colorazione azzurra diventano attive sui relativi controlli. Gli otto potenziometri centrali adesso controllano i volumi dei vari campioni. Ogni kit può contenere due Kick, due Snare e due Hi-Hat, due Cymbal, uno Stick, un Clap e fino a sei suoni chiamati Ex, che possono essere ulteriori suoni percussivi, effetti, strumenti o campioni vocali a seconda del Drum Kit prescelto. Il primo knob in alto a sinistra regola il volume dei due suoni di Kick, il secondo quelli di Snare, il terzo quelli di Hi-Hat e il quarto tutti i restanti suoni presenti nel kit. Se ruotati premendo il pulsante Shift invece variano il Pitch dei relativi suoni. I quattro potenziometri posti sotto invece, regolano anch’essi i volumi dei campioni, ma di uno solo dei due suoni percussivi di stessa tipologia presenti nel kit. Ad esempio, il primo knob in basso a sinistra regola il volume del solo Kick 1 e non del Kick 2. Stessa cosa per i successivi suoni di Snare e Hi-Hat. Anche in questo caso, se ruotati premendo lo Shift, variano il Pitch, ma in questo caso dei suoni Ex da 1 a 4. Altri controlli da evidenziare sono il potenziometro dedicato al Ducking, per regolare l’intensità del Sidechain da applicare al suono di basso. Esiste anche una funzione chiamata Ghost Sidechain, che applica il Sidechain sulla linea di basso anche se i suoni di drum sono in mute. Il pulsante PRM Lock (PRM Rec) abilita la registrazione e la riproduzione delle automazioni applicate ad ogni pattern. Il pulsante FX (Fx Type) abilita l’effetto prescelto tra i 13 disponibili. I due pulsanti con i simboli delle frecce hanno molteplici funzioni a seconda della modalità selezionata. In modalità Bass attivano lo Sweep, regolandone la direzione (Up o Down). In modalità Drum abilitano la riproduzione dei campioni anche sui pulsanti del Sequencer (Pad), o la registrazione dei campioni sui vari step del Sequencer (Select). Infine troviamo i pulsanti clear (CLR) e OK, il Play e Record, il pulsante per la selezione del Pattern (PTN) e per il salvataggio degli stessi e i due pulsanti per la selezione dei 64 Step del Pattern (a gruppi di 16 suddivisi in quattro pagine), con seconde funzioni di Tie e Latch. Sulla destra, sotto allo speaker, c’è infine il potenziometro di regolazione del volume dell’uscita Master. Nella parte più bassa sono presenti i 27 tasti della tastiera per la riproduzione delle note o dei campioni di batteria e che hanno ciascuno seconde funzioni dedicate alla programmazione della groovebox.

Lo step sequencer

Nella parte centrale di Bass&Beats spiccano i 16 pulsanti circolari dedicati allo Step Sequencer, con un indicatore a LED rosso e subito sotto troviamo la tastiera a 27 tasti.

sonicware liven bass&beats groovebox sintesi wavetable recensione review test andrea maio soundwave smstrumentimusicali.itSi possono memorizzare fino a 16 Pattern per ognuna delle otto Bank a disposizione, per un totale di 128 Pattern di 64 step ciascuno, contenenti suoni e parametri. I Pattern possono essere creati con tre modalità di registrazione: Step Recording, dove la registrazione dello Step avviene con il Sequencer in stop; Real-Time Recording, dove la registrazione delle note per ogni Step avviene mediante la tastiera e il Sequencer in Play. Direct Recording dove la registrazione avviene sia con il Sequencer in Play, che in Stop. La lunghezza del Pattern è regolabile in modo indipendente per la parte Bass e per quella Drum. Possiamo quindi avere un Pattern con 64 step per la parte Drum e 16 Step per il basso e la lunghezza di ogni Step è selezionabile tra 1/32 e 1 battuta. In modalità Step Recording è possibile attivare la funzione Auto Step mode che permette l’avanzamento automatico dello Step su cui registrare una nota, una volta registrata la prima. Lo Step Sequencer è impostabile da uno fino a 64 Step ed è dotato di regolazione dello Swing. I Pattern sono inoltre concatenabili e la concatenazione è riproducibile in loop.

Memory Edit

Premendo il pulsante Func e il primo tasto a sinistra della tastiera (MEMORY) si entra nella modalità di programmazione del synth wavetable e occorre posizionare l’Overlay Memory Edit sulla macchina. sonicware liven bass&beats groovebox sintesi wavetable recensione review test andrea maio soundwave smstrumentimusicali.itNella zona centrale troviamo i quattro potenziometri dedicati alla regolazione dell’inviluppo del volume ADSR. Subito sotto i due potenziometri dedicati alla selezione delle wavetable dei due oscillatori,

sonicware liven bass&beats groovebox sintesi wavetable recensione review test andrea maio soundwave smstrumentimusicali.itcon ulteriori potenziometri di regolazione della Dimension del Unison. Subito a destra degli oscillatori, il potenziometro Sub permette la selezione dell’onda del sub-oscillatore tra Sine, Triangle, Square, Up Saw e Down Daw. Seguono a destra il volume generale (Memory Lvl) e il potenziometro e l’encoder chiamati entrambi Value poiché il potenziometro effettua una macro regolazione del parametro mentre l’encoder la regolazione fine. Nella parte centrale a sinistra troviamo i due potenziometri Assign 1 e 2. Questi sono i controlli centrali che abbiamo visto in precedenza, nella modalità Bass. Sono preimpostati di fabbrica per ogni patch, ma in Memory Edit possono essere modificati e memorizzati nuovamente variando i parametri associati ad essi. La modifica dei parametri assegnati è abilitata tramite il pulsante ASSIGN1(assign2). Infine troviamo il potenziometro Velo che modifica la Velocity. In alto a sinistra della Overlay è raffigurato il possibile routing audio tra i vari moduli presenti nel synth. Subito sotto ai potenziometri troviamo infatti 5 sezioni dedicate ai relativi moduli attivabili o disattivabili tramite il pulsante Func. La prima sezione è dedicata agli oscillatori, per i quali si possono modificare i parametri Pitch, Phase, Position, Level e Output (Pre Distorsion e Pre/Post Filter). Se alcuni parametri non sono modificabili per la selezione scelta, sul display viene visualizzato ----, come ad esempio se selezioniamo la Position per il sub-oscillatore. Tramite le seconde funzioni possiamo regolare lo Shaper, selezionabile tra 15 tipi differenti e l’Unison. Segue il generatore di Noise, con 14 tipi di Noise selezionabili. Successivamente troviamo la sezione dedicata al filtro variabile tra LPF, HPF, BPF e PEQ. Quest’ultimo agisce come un passa banda o notch a seconda della regolazione del valore del Resonance. E’ presente anche un Distorsion come seconda funzione della regolazione del Resonance. La successiva sezione è dedicata alla regolazione dei due LFO, con controlli di Shape, Rate e Depth (Seconde funzioni Delay, Sync e Phase). Infine l’ultima sezione dedicata agli inviluppi. Qui troviamo una replica dell’inviluppo di volume ADSR presente nella sezione dei 4 potenziometri centrali visti in precedenza, con seconde funzioni di Depth, Delay, Up Curve e Down Curve e due modulatori ADSR (MOD EG1 E EG2), anch’essi con stesse seconde funzioni. Ogni LFO e Modulatore è applicabile a quasi tutti i parametri degli oscillatori, del filtro e del Noise generator. Anche in questo caso, se un parametro non è assegnabile sul display compaiono i quattro segni di meno (----).

Kit Edit 

Premendo Func e il secondo tasto a sinistra della tastiera (KIT) si entra nella modalità di programmazione della drum machine e occorre posizionare l’Overlay Kit Edit sulla macchina.

sonicware liven bass&beats groovebox sintesi wavetable recensione review test andrea maio soundwave smstrumentimusicali.itIn questa modalità gli otto potenziometri al centro di Bass&Beats si trasformano in un equalizzatore a tre bande con filtro passa basso che agisce su tutto il suono. Sulla sinistra troviamo i tre potenziometri dedicati al Tune, Time e Slope dei singoli campioni. Sulla destra invece tre potenziometri dedicati al send FX, Pan e Volume (Level) del singolo campione. L’encoder Value permette come sempre la regolazione dei parametri selezionati. Sotto ai potenziometri proviamo i pulsanti. Oltre al pulsante Func, ci sono otto pulsanti dedicati alla selezione della tipologia di campione. Sono retroilluminati ed agiscono in sinergia ai 16 step, che riproducono i campioni del kit selezionato, evidenziando la famiglia a cui appartengono con una retroilluminazione. Ad esempio, premendo un pulsante Kick1 sugli Step, si illumina di verde il relativo pulsante Kick, che indica la famiglia dei campioni a cui appartiene. Se premiamo nuovamente il pulsante Kick questo assume una colorazione rossa ed è possibile variare il campione riprodotto dal pulsante Kick1, ma non solo. Se premiamo adesso il pulsante Snare, possiamo abbinare al pulsante Kick1 un suono di Snare tra quelli presenti nel database. In pratica ad ogni Step è abbinabile un qualsiasi campione di quelli presenti in memoria. Anche i tasti della tastiera riproducono i suoni presenti nel kit, ma in questo caso la retroilluminazione dei pulsanti delle famiglie non varia come in precedenza, si ha una sola riproduzione dei campioni.

In prova

Liven Bass&Beats è compatto e robusto, con la stessa costruzione fisica di tutta la serie Liven fino ad oggi testata (Lo-Fi12, XFM e Texture Lab). La struttura è completamente in plastica, ma non trasmette affatto fragilità. La tastiera e i pulsanti Step sono anch’essi completamente di plastica, un po’ rumorosi a dire i vero e insensibili alla Velocity. Tutte le connessioni hardware sono sulla parte superiore del pannello e non è presente alcuna connessione USB. Infatti tutti i trasferimenti di dati avvengono via MIDI o tramite connessione audio su mini-jack. Occorre quindi avere una interfaccia MIDI e dotarsi di un software per lo scambio di dati MIDI su PC o Mac. Per Windows ad esempio, potete usare MIDI-OX (http://www.midiox.com/) o VST Host (https://www.hermannseib.com/english/vsthost.htm), entrambi freeware. Oppure Sysex Librarian per mac (https://www.snoize.com/sysexlibrarian/). Anche le Wavetable si trasferiscono tramite MIDI. La conversione dei file wav avviene mediante un tool messo a disposizione da Sonicware nella sezione Support/Download/Liven Bass&Beast del loro sito www.sponicaware.jp. Il Wavetable Converter, così si chiama il tool, permette di caricare file wav e convertirli in file SysEx da inviare tramite MIDI. E’ presente anche un breve manuale di utilizzo del tool sia per Windows che per Mac, sul quale si specifica di creare i file wav delle wavetable tramite codifica PCM (da otto a 32 bit Float) consigliandone la creazione tramite il VST Serum di Xfer Records. Lo speaker frontale, che si esclude automaticamente collegando l’uscita cuffie, è invece attivo quando si collega l’uscita audio Out. Rimane comunque silenziabile con apposito pulsante di Mute, ma come già detto nei test degli altri Liven, poteva tranquillamente essere eliminato. L’utilizzo immediato è decisamente semplice. Le due colorazioni individuano bene la suddivisione dei controlli e la dualità dello strumento. Anche senza aver letto il manuale, ma semplicemente dando uno sguardo alle label, si intuisce come costruire le due linee di suoni, basso e batteria. Una groovebox è di fatto uno strumento da cui ci si aspetta immediatezza di utilizzo e immediato divertimento e Bass&Beats centra in pieno questo obiettivo se partiamo dai pattern precaricati, anche se si nota subito l’assenza di un filtro modificabile dai potenziometri presenti sullo strumento. I potenziometri Assign ne permetterebbero la variazione, ma sono veramente poche le patch di basso che hanno il filtro assegnato a questi controlli. Il Synth Wavetable è monofonico ed i suoni sono grezzi, corposi e profondi, grazie anche alla presenza del sub-oscillatore. Se invece vogliamo andare a scavare più a fondo la natura del synth occorre passare alla modalità Memory Edit e qui ho riscontrato un editing non molto immediato e intuitivo. La presenza di due pagine di selezione dei parametri spesso può confondere e ci si dimentica di essere in una pagina o nell’altra, andando a modificare il parametro errato. Per fortuna il pulsante Clear permette tornare al suono originale, ma in questo modo vengono perse tutte le variazioni fatte fino a quel momento. Inoltre non ho ben capito la presenza di due regolazioni dell’inviluppo di volume, una tramite i quattro knob centrali e la stessa regolazione tramite i pulsanti nella sezione modulazione. Sarebbe stato meglio dedicare i quattro potenziometri centrali le regolazioni degli oscillatori, come ad esempio lo Shaper, il Detune dell’Unison o anche dedicarli al filtro, che invece rimane un po’ in secondo piano essendo costretti a regolare Cutoff e Resonance singolarmente, uno alla volta, tramite il solo encoder Value. A proposito dello Shaper, non ve ne è praticamente traccia nel manuale, se non per una piccola sezione dove sono semplicemente elencati i nomi dei vari Shaper a disposizione, ma nessuna spiegazione ulteriore di come agiscono, tutto è lasciato all’udito. Altro aspetto curioso è che se stiamo suonando una patch di basso e entriamo in modalità Memory Edit, non editiamo il suono selezionato, ma ripartiamo dal primo suono della Bank e dobbiamo andare nuovamente a selezionare il suono che vogliamo editare. Operazione sicuramente fastidiosa. Il routing audio è il vero punto di forza. sonicware liven bass&beats groovebox sintesi wavetable recensione review test andrea maio soundwave smstrumentimusicali.itLa possibilità di associare i due LFO e i modulatori a quasi tutti i parametri a disposizione rende Bass&Beats molto versatile e i due controlli Assign, ai quali abbinare più parametri, sono molto utili. Ad ogni singolo step del Sequencer può essere associata una patch di basso e questo amplifica molto la creatività nella costruzione dei pattern. Possiamo creare un pattern con un suono di Wobble, ma su alcuni step inserire un suono di basso analogico ad esempio, il tutto con estrema semplicità. Molto apprezzabili invece i suoni dei drum kit che mi sono veramente piaciuti. Si trova di tutto, dalle classiche emulazioni 808 e 909, a suoni più moderni, Kick con code lunghe e Snare di varie colorazioni. Tanto per dare un esempio, sono presenti 69 campioni di Kick e 75 di Snare. Tra i suoni SFX ci sono anche campioni di voci, di scratch e strumenti musicali che, potendo variare il pitch del campioni per ogni singolo step, possono essere utilizzati anche per creare delle linee armoniche nel pattern di batteria. Peccato però non poter importare i propri campioni, ci si deve accontentare di quelli presenti di default, che comunque sono in totale più di 350 sample. Anche la modalità Kit Edit è molto immediata e di facile comprensione. L’unico parametro che è risultato un po’ anomalo da regolare in questo caso è l’effetto. L’effetto è applicabile ad ogni campione o alla totalità del kit, dipende dalla regolazione del potenziometro FX su ciascun sample, ma sono presenti tre regolazioni (Amount, Total FX e potenziometro FX) e inizialmente questo è spiazzante e occorre capirne bene il funzionamento. La presenza di un equalizzatore del kit di batteria e di un filtro LFP, permette di scolpire ulteriormente il suono, personalizzandolo a dovere.

Come detto in precedenza l’utilizzo è immediato e durante un primo approccio, i potenziometri di regolazione dei volumi Bass e Drum, i potenziometri Assign dei bassi e la regolazione dei volumi del kit di batteria abbinati ai potenziometri centrali, rendono Bass&Beats uno strumento immediatamente accattivante e divertente. Basta caricare un pattern, iniziare a regolare qualche manopola e sarà difficile poi smettere di suonare e non avere voglia di andare ulteriormente a fondo, scoprendone le ulteriori modalità di programmazione più profonda. Qui si entra in una prima fase di frustrazione, dove non è ben chiaro come operi la logica di programmazione, soprattutto del synth, ma una volta presa confidenza con l’operatività, si possono tirare fuori da Bass&Beast sicuramente suoni interessanti e pattern creativi. Ulteriori apprezzamenti vanno al Ghost Sidechan, alla possibilità di mettere in mute i singoli campioni di batteria, alla possibilità di splittare l’uscita stereo in due uscite mono, una per il suono di basso e una per il suono di batteria, e allo Stutter, che rende molto divertente l’utilizzo in realtime, anche se purtroppo non è applicabile contemporaneamente al basso e alla batteria, ma agisce solo sul suono selezionato tramite i pulsanti Drum e Bass.

Conclusioni

Liven Bass&Beats è una groovebox dove la parte dedicata ai Beats ripaga già di per se la spesa. Il Synth Wavetable non va sicuramente a sostituire un eventuale synth esterno, ma è un plus che rende accattivante la costruzione di una base sonora su cui integrare ulteriori suoni. Assolutamente divertente, immediata e accattivante, è una macchina adatta e consigliata a chi produce generi elettronici di ogni tipo: dubstep, house, hiphop, trap, techno, edm, r&b, downtempo, chill trance, drum'n'bass, jungle, future bass, electro, elettronica, disco, break beats, etc. occorre solo armarsi di pazienza e non scoraggiarsi se inizialmente non si capisce bene come operare sull’editing dei suoni. Ci auguriamo che magari i prossimi aggiornamenti di firmware possano modificare alcuni processi che risultano fastidiosi in fase di programmazione, ma che comunque non vanno ad inficiare l’operatività nella parte di costruzione dei pattern e delle song, che sono la vera anima divertente di Bass&Beats.

 

PRO

  • Suoni e programmazione della Drum Machine
  • Filtro ed equalizzatore in modalità Kit Edit
  • Sintetizzatore Wavetable e routing audio
  • Potenziometri Assign
  • Ingresso e uscita Sync per il collegamento con altri outboard
  • Utilizzo degli effetti in realtime sull’ingresso Line In

CONTRO

  • Nessuna connessione USB
  • Alimentatore e batterie non comprese nella confezione
  • Speaker interno
  • Regolazione del filtro presente solo in modalità edit o come effetto attivo
  • Cutoff e Resonance del filtro sullo stesso potenziometro

Leggi gli altri test sui prodotti Sonicware di Andrea Maio:

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Info

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