Il mondo dei pedali boutique è letteralmente esploso negli ultimi 10 anni, il numero di piccoli produttori che escono dal nulla con pedali incredibili è davvero impressionante. Tuttavia molti di questi purtroppo non riescono a fare il salto e diventare una realtà solida in grado di produrre un'intera linea che tenga il passo con i grandi.
Beetronics è uno dei pochi brand boutique, nato in California da due fratelli musicisti brasiliani trasferitisi a Los Angeles, che è riuscito non solo a sopravvivere al primo pedale di successo, ma anche a diventare uno dei brand più cool del momento, con alcuni dei migliori pedali in assoluto visti negli ultimi anni come l'Overhive, il Royal Jelly e assolutamente lo Swarm.
E' arrivato il momento di testare in anteprima per un magazine italiano, il Fatbee, un nuovo overdrive primo di una nuova serie di pedali compatti chiamati Babee.
PERCHE' FATBEE?
Se avete visto il video qui sopra avrete già capito che Filipe Pampuri, il fondatore di Beetronics, deve il suo successo anche ad una certa dose di follia, con un approccio non convenzionale alla costruzione dei pedali ed alla loro promozione. Il nuovo overdrive Fatbee ("ape grassa") nasce quindi dall'idea di costruire un pedale per chitarra e basso di piccolo formato, minor prezzo (rispetto ai prezzi boutique degli altri Beetronics) e grande impatto sonoro.
E' stato coinvolto nel progetto, dopo il successo del Royal Jelly, il leggendario designer di pedali Howard Davis, ideatore di molti best-seller ma noto ai più per essere il creatore del famoso delay Memory Man, uno dei pedali più venduti della storia.
Davis e Beetronics hanno pensato di dar vita ad un overdrive jFET che avesse un suono molto grosso e pieno ma anche tanta dinamica. Un overdrive che satura dolcemente e progressivamente, come un ampli valvolare e può essere utilizzato in molti modi: per ingrossare un pulito/crunch da blues o arpeggi rock; per un suono solista saturo ma altamente espressivo; per ritmiche overdrive con tanto attacco, molto piene e definite.
QUANTO E' PICCOLO?
Il Fatbee è più piccolo in dimensioni rispetto al classico stompbox standard, ma un po' più grande di un formato mini. Diciamo che è grande come il palmo di una mano ed ha un layout sempre poco convenzionale, come ci ha abituato Beetronics.
Sopra al pedale troviamo solo lo switch di accensione ed una bella placca in acciaio con info e grafiche in rilievo. I tre controlli Honey (Gain), Flavor (Tone) e Weight (Volume) sono posizionati nella parte superiore, mentre alimentazione e connessioni sono ai lati.
CONTROLLI ORDINARI, SUONO DI GRANDE IMPATTO
Per un pedale di questo tipo, ci si potrebbe aspettare molti controlli e una quantità di selettori per il controllo del suono, in realtà Beetronics qui ha fatto la scelta opposta. Il lavoro fatto con Howard Davis è stato di fare molte scelte a monte per dare un carattere molto ben distinguibile al Fatbee, così da ottenere un pedale che sembra ordinario e semplice nei pochi controlli ma non lo è affatto nel suono.
Con l'enorme varietà di overdrive in circolazione, questo pedale vuole essere un'alternativa che possa coesistere e che dia una sonorità differente, molto versatile ma corposa e grossa.
I controlli si spiegano in un attimo, esattamente come l'uso del pedale: Honey regola la quantità di drive; Flavor permette di rendere il suono più o meno brillante; Weight è semplicemente il volume.
Negli esempi che ho registrato per questo articolo potrete sentire come ognuno di questi controlli racchiude un mondo, ed è per questo che ho deciso di dividere i samples variandoli uno per volta, così da farvi capire perchè si tratta di un pedale essenziale che racchiude però tutta l'esperienza di un maestro dei suoni di chitarra.
I SUONI
Per tutti i suoni è stata utilizzata una testata Fender Blackface con il suo cabinet 2x12". Il volume della testata è stato impostato abbastanza alto così da avere un suono pulito già abbastanza carico.
Ecco i suoni registrati con la mia Fender Stratocaster '54 Anniversary spiegati:
- Arpeggio Dry / Drive - Pedale Spento e poi Weight 5, Flavor 7, Honey 3
Sentite come il Fatbee ingrossa leggermente il suono e ammorbidisce gli spigoli della Strato. - Fat Stones Dry /Drive - Pedale Spento e poi Weight 8, Flavor 6, Honey 2
Qui spingiamo il volume e diamo più saturazione alla testata con un breakup molto bello e attacco deciso. - Rock Tone Variations - Weight 8, Flavor 7, Honey 6 e poi Weight 8, Flavor 3, Honey 6
Il Flavor non è un controllo di Tono classico, sentite come abbassandolo la saturazione si scarica, rendendo al tempo stesso un po' più scuro il suono. La definizione non viene mai meno. - Alternative Drive Low / High - Weight 8, Flavor 7, Honey 4 e Weight 8, Flavor 7, Honey 8
Anche qui ottima definizione anche spingendo di più sul gain Honey, che comprime anche i single coil per suonare belli compatti.
Ecco i suoni registrati con la mia Gibson Flying V spiegati:
- Arpeggio Dry / Drive - Pedale Spento e poi Weight 5, Flavor 7, Honey 3
Qui da notare è la dinamica, tra pedale spento e accesso la differenza è solo un po' di breakup, ma la dinamica rimane molto ampia, per un controllo massimo. - Fat Stones Dry /Drive - Pedale Spento e poi Weight 8, Flavor 6, Honey 2
Con gli humbucker il pedale spinge forte e anche con pochissima saturazione il suono è super sabbiato. - Rock Tone Variations - Weight 8, Flavor 7, Honey 6 e poi Weight 8, Flavor 3, Honey 6
Qui il suono si scurisce un po' troppo, perchè gli humbucker tipo questi preferiscono impostazioni di tono più elevate, ma la definizione non viene mai meno. - Alternative Drive Low / High - Weight 8, Flavor 7, Honey 4 e Weight 8, Flavor 7, Honey 8
L'attacco non si perde mai ed il Fatbee regge bene la spinta degli humbucker in tutte le occasioni.
CONCLUSIONI
Il Fatbee è un pedale che ha colto nel segno a mio modo di vedere. E' un overdrive che tutti possiamo usare, ha una gamma dinamica molto estesa e mille sfumature disponibili. Certo, sarebbe un overdrive di lusso per un principiante, ha pur sempre un costo di 229€, ma è anche uno di quei pedali che ti insegna a suonare come si deve, poichè è estremamente definito, anche quando lo si spinge al massimo, ha un suono davvero bello, ed una dinamica che ti aiuta a sviluppare un tocco superiore.
Il suo nome rispecchia bene il timbro grosso e corposo che si ottiene anche con le chitarre più chiare. Personalmente l'ho amato molto sulla mia Strato, poichè ne smussa tutti gli angoli taglienti e semplicemente tutto suona meglio. Con gli humbucker invece spinge parecchio e le sonorità hard-rock o alternative sono un gioco da ragazzi, ma con una definizione che lo fa spiccare nel panorama degli overdrive.
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