Oggi parliamo dei rullanti Ludwig, uno dei grandi marchi storici nonchè il più antico costruttore di batterie e percussioni tutt'ora presente sul mercato.
Gli strumenti Ludwig sono stati spesso protagonisti della storia musicale e sono stati per i batteristi europei a lungo uno status symbol.
Come marchio è molto conosciuto per l’invenzione del primo pedale per grancassa, il primo prodotto di successo del 1909, che garantì alla neonata ditta una lunga storia fino ad oggi. La maggior parte dei batteristi però oggi la conosce per i suoi magnifici rullanti, unici al mondo.
CENTODIECI ANNI DI STORIA
Ludwig nasce nel 1909 ad opera di due fratelli, William e Theobald Ludwig, figli di immigrati tedeschi a Chicago. William era un percussionista e nel 1902 gli venne regalato da suo padre un tamburo in metallo da 14” X 6,5” di costruzione europea, dal suono potente ed efficace. Sarà importante questo particolare per lo sviluppo futuro dei tamburi Ludwig: il tamburo denominato Tom Mills, dal nome dell’originale proprietario, era in realtà un Sonor importato dalla Germania.
Ispirato dal suono affascinante, William decise di costruirne uno.
Ad oggi questo “tamburo ispiratore”, il Tom Mills, esiste ancora: fu venduto da Ludwig a Harry Cangany, famoso collezionista ed esperto di vintage, e successivamente donato da questi al Museo degli Strumenti Musicali di Shrine in South Dakota (USA).
Negli anni Sessanta e Settanta, la Ludwig conobbe il proprio apice in quanto a fama e produzione ed ebbe nel suo roster molti batteristi rinomati: Ringo Starr (Beatles), Ginger Baker (Cream), Ian Paice (Deep Purple), John Bonham (Led Zeppelin), Keith Moon (The Who), Mitch Mitchell (Jimi Hendrix Experience), Roger Taylor (Queen), Bill Ward (Black Sabbath) e Nick Mason (Pink Floyd).
RULLANTI DA COLLEZIONE
Ho avuto l'opportunità di passare un pomeriggio in compagnia di Luca Galizzi, polistrumentista ed appassionato Ludwig, discutendo sul suono e la timbrica di alcuni rullanti che hanno segnato la storia della batteria. Grazie alla sua disponibilità abbiamo avuto accesso alla sua collezione privata, che custodisce presso il suo studio in provincia di Bergamo.
Dopo le prime valutazioni abbiamo provato e scelto assieme alcuni rullanti per realizzare uno Speciale unico nel suo genere che parli delle caratteristiche tecniche e sonore di questi rullanti rari e pregiati.
LUDWIG BLACK BEAUTY ENGRAVED
Come non cominciare da questo celeberrimo strumento per parlare dei rullanti Ludwig?
Ecco l’oscuro oggetto del desiderio di tutti i collezionisti e anche dei musicisti più raffinati: il Black Beauty. Il rullante più famoso e più usato negli studi di registrazione.
Questo modello è un Black Beauty particolare, un Engraved Super Sensitive con misure 14” X 6,5” del 1979. È stato introdotto in catalogo nel 1977 con quattro modelli: Super Sensitive e Supraphonic, entrambi i modelli venivano proposti con profondità da 5” e da 6,5”.
Nel 1980 l’azienda ha messo in catalogo la versione Engraved con fusto composto da un singolo strato di ottone, con incisioni fatte a mano che lasciano trasparire il colore originale dell’ottone. Uno strumento di elevata eleganza, dalla cordiera sensibilissima in dinamica, armoniche molto piacevoli e un volume presente, senza sottovalutare le frequenze medio/alte controllate.
Valore: 3,000€
LUDWIG SUPRAPHONIC LM 402
Il rullante Supraphonic è invece senza dubbio il rullante più celebre della storia ed anche il più utilizzato.
Il Supra da 6 pollici e mezzo è oggi conosciuto con un solo nome: "The Bonzo Snare", ossia il rullante di John Bonham dei Led Zeppelin. Bonzo ebbe parecchi set Ludwig ma il rullante rimase sempre e solo questo, con cordiera Gretsch a 40 fili e fusto rigorosamente in metallo e non bronzo. A Bonham non piacevano i rullanti in bronzo perché meno squillanti di quelli in Ludalloy (la lega metallica della Ludwig). Si narra che i rullanti venissero graffiati all’interno per controllare che non fossero di bronzo!
Dalla collezione di Luca abbiamo preso un 14” X 6,5” del 1983. Osserviamo attentamente il badge, notiamo che presenta le punte arrotondate, simbolo degli anni Ottanta.
Ricordiamo che il badge Blue Olive è stato introdotto nel 1969 con le punte di finitura appuntite, dal 1979 le punte sono state arrotondate fino al 1984, data in cui è stato introdotto il Keystone badge con dicitura Chicago che andrà a sparire l’anno seguente con il trasferimento a Monroe N.C della fabbrica.
Il Supraphonic storico è tutto completamente realizzato in Ludalloy, lega creata appositamente dalla casa madre con tendi cordiera P85 e con i classici blocchetti Imperial.
Abbiamo un suono equalizzato, controllato, fermo e aggressivo in ogni aspetto dinamico: il classico suono hard rock degli anni '70.
Valore: 750€
LUDWIG BRONZE
Ecco un Super Sensitive con misure da 14” X 6,5” del 1981.
All’inizio degli anni ‘80 i vari costruttori iniziarono a sperimentare nuovi materiali, la Ludwig non fu da meno e nel 1981 propose un modello in bronzo. Nel 1981 l’azienda toglie di produzione il Black Beauty e, per ridurre i costi, inizia a lavorare il bronzo.
Su ordinazione vi era la possibilità di avere i cerchi Die Cast Twin Cannel come optional, solo nei modelli che montavano una cordiera P85.
Il suono presenta armoniche meno controllate, un rullante molto corposo con basse presenti. La caratteristica di questo strumento è l’attacco presente e deciso, oltre ad avere la possibilità di abbassarne tanto l’accordatura.
Valore: 1500€
LUDWIG BRONZE 75TH ANNIVERSARY COMMEMORATIVE
Nel 1984, per celebrare i suoi 75 anni di fondazione, la Ludwig propone un Bronze in versione Engraved con placca commemorativa. Questi rullanti montavano blocchetti Imperial ed alcuni campioni montavano blocchetti Acrolite.
Il piano originale prevedeva di posizionare un diamante incastonato sopra la “i” di Anniversary nella placca commemorativa. In azienda crearono un prototipo e, visto l’elegante effetto finale decisero di applicare a tutti i 75 rullanti un diamante ma, secondo la leggenda, durante la lavorazione i diamanti sparirono ed i rullanti furono prodotti e numerati senza il piccolo gioiello.
Il rullante di Luca che vediamo in foto è il numero 15, tenuto divinamente, con un suono corposo e basse presenti. La cordiera è molto controllata ed esegue un lavoro eccezionale in dinamica.
Valore: /
CONCLUSIONI
Il bello di questi rullanti è che tutti hanno un suono caldo e presente in ogni contesto dinamico.
E’ stato un piacere passare un pomeriggio con Luca Galizzi ed immergersi nei “gioielli” che hanno fatto la storia del nostro strumento.
Suonare questi rullanti crea una sensazione speciale, una forma di godimento sonoro che è al tempo stesso rispetto dell’oggetto antico. E' stato veramente un onore fare qualche groove con questi Ludwig Vintage!