Con l'avvento della music trap, il vocabolo 808 sta risuonando ancora di più nella testa di appassionati e addetti ai lavori in ambito musicale; quella serie di suoni percussivi unici e rivoluzionari sono ormai da 40 anni simbolo delle produzioni techno, house, hip-hop e pop. L'avvento di sample/librerie virtuali e il prezzo spesso inaccessibile di strumenti vintage hanno allontanato il moderno producer dall'utilizzo di hardware per le composizioni. È forse questa tendenza che ha spinto Behringer già da qualche anno a puntare sullo sviluppo di strumenti dal prezzo abbordabile, facile utilizzo e dalle feature moderne.
Ultimo nato in questa categoria è RD-8, una drum machine che ripropone le caratteristiche e il sound della mitica TR-808 di Roland.
Già dal look abbiamo tutti i riferimenti che ci riconducono alla 808: in basso i 16 tasti per la gestione dei pattern, nella parte alta la gestione dei suoni del kit (12 fissi più cinque switchabili) con selezione, livello, pitch/offset/tone, decay e snappy.
Tra le innovazioni rispetto al modello originale c'è l'aggiunta della porta USB dedicata al sync e al MIDI triggering; potrete così controllare RD-8 dalla vostra DAW cambiando song, pattern o triggerare suoni; inoltre in alto a sinistra troviamo una sezione FX che integra Wave Designer per controllare l'attacco e il sustain di ogni voce e filtri LPF e HPF con pendenza 12 dB per ottava, frequenza di taglio e risonanza variabili.
Il prezzo di vendita è di circa € 300 che per uno strumento con la sua storia e le sue sconfinate possibilità timbriche è una cifra davvero interessante!
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