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TEST - Akai MPK Mini MK3: molto più di una mini Master Keyboard

RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO9
COSTRUZIONE8
FACILITÀ DI USO9
PER NOI
8.7

La fortunata serie di Master Keyboard Mini di AKAI si evolve e giunge alla versione MK3, che oltre ad un upgrade dell’hardware fornisce agli utenti un cospicuo pacchetto software per la produzione musicale

 

 

 

akai mpk mini

Lo scenario creatosi in questo inizio 2020 a causa del Covid-19 ha cambiato le carte in tavola di molti settori. Il mondo dello spettacolo è sicuramente uno tra i maggiormente colpiti dalla pandemia e la recente chiusura delle discoteche e locali adibiti all’intrattenimento musicale è stato il colpo di grazia ad una già sfortunata stagione. Durante i mesi di lockdown però, molte persone hanno potuto scoprire o riscoprire alcune passioni, tra le quali una è sicuramente la musica. I molti streaming live di cantanti, DJ, insegnanti di musica, produttori, tecnici del suono ecc, hanno sicuramente incuriosito molti utenti della rete, ispirando alcuni di essi all’approccio con la produzione musicale tramite computer. Quando ci si avvicina per la prima volta a questo mondo, la confusione e l’indecisione su quale software utilizzare è davvero molta. Una volta scelto il software di produzione si incappa subito dopo nella scelta dell’hardware e la partenza è quasi sempre una Master Keyboard. La grande offerta presente sul mercato e le variabili da prendere in considerazione per un buon abbinamento hardware/software sono davvero moltissime e spesso ci si affida alla rete, ai forum o ai consigli del “cugino” per scegliere ed acquistare un prodotto. AKAI ha captato questa esigenza e l’ha trasformata in prodotto pronto all’uso. Un hardware semplice e intuitivo, unito ad un pacchetto software decisamente completo. AKAI MPK Mini MK3 non è solo una mini tastiera, ma uno starter kit completo ad un prezzo accessibile a tutte le tasche.

Akai MPK Mini MK3: l’hardware

Si tratta di una Master Keyboard MIDI USB a 25 tasti, con otto Pad in gomma retroilluminati di rosso e sensibili alla Velocity, otto encoder a corsa infinita, un joystick x/y, un display OLED che fornisce le informazioni relative ai controlli hardware e una serie di controlli dedicati a varie funzioni MIDI. Vediamoli in dettaglio.

 

akai mpk mini

Sopra la tastiera, si noti le serigrafie che indicano le funzioni selezionabili su ciascun tasto

 

La tastiera

La tastiera ha un’estensione di due ottave trasponibili di +/- 4 ottave mediante i pulsanti Oct+ e Oct- posti a sinistra sotto al Joystick. A ciascun tasto della tastiera è abbinata una label che riporta la funzione attivabile mediante la pressione del tasto funzione e della relativa nota. Ad esempio, se tenete premuto il pulsante Note Repeat e premete il primo tasto della tastiera (Do2), le ripetizioni saranno impostate ad 1/4 di battuta. Oppure tenendo premuto il pulsante On/Off dell’arpeggiatore e premendo il La2, si imposta la sequenza su Down.

Il joystick

Nella parte sinistra troviamo il Joystick con movimento X/Y a 360° che trasmette messaggi MIDI sia per la variazione orizzontale, che per quella verticale. Tramite l’editor MIDI Software si possono modificare le impostazioni del Joystick che può così trasmettere messaggi di Control Change o il Pitchbend, come descritto più dettagliatamente nel paragrafo relativo all’editor MIDI.

Note repeat e arpeggiatore

Subito sotto al Joystick troviamo i sei pulsanti dedicati alla riproduzione delle note MIDI, tutti retroilluminati di rosso se attivi. On/Off attiva l’arpeggiatore interno con impostazione da 1/4 a 1/32 T, modalità Up, Down, Exclude (che esclude la doppia riproduzione della prima e ultima nota dell’accordo), Include (che invece la include), Order (che riproduce la sequenza delle note nell’ordine in cui sono suonate la prima volta) e Random. Inoltre è attivabile la modalità Latch (per il mantenimento automatico delle note premute), è possibile allargare il range delle note riprodotte fino a 4 ottave superiori a quella suonata e sincronizzare l’arpeggio con i BPM della AKAI MPK Mini alla DAW collegata. Infine lo Swing è regolabile da un minimo del 50% (dove non si avverte il suo intervento) fino ad un massimo del 75%. Le regolazioni dell’arpeggiatore sono eseguibili sia dalla tastiera con relative label (come visto in precedenza), sia dagli otto encoder a corsa infinita che possiedono anch’essi delle label relative al parametro modificabile.

 

akai mpk mini

Dettaglio degli 8 encoder a corsa infinita introdotti nella versione MK3

 

Stessa procedura che con la tastiera, si tiene premuto il pulsante On/Off e si modificano i vari parametri, che sono visualizzati in tempo reale sul display OLED. Il pulsante TAP TEMPO permette di selezionare manualmente i BPM interni e lampeggia al loro ritmo. I pulsanti Oct+ e Oct-, come già visto, modificano le ottave riprodotte dalla tastiera. Il pulsante FULL LEVEL disabilita la sensibilità alla Velocity degli otto Pad rendendola fissa al valore massimo di 127 e il Note Repeat ripete le note MIDI riprodotte dagli otto Pad con le stesse impostazioni di metrica, BPM e Swing dell’arpeggiatore.

 

akai mpk mini

La sezione Pad Controls

 

I pad

I Pad sono retroilluminati di rosso alla pressione e sensibili alla Velocity e all’Aftertouch. Sono abbinabili a vari controlli MIDI. Di default trasmettono MIDI Note, ma attivando il pulsante CC, presente nel gruppo di 4 pulsanti (PAD CONTROLS) dedicati alle funzioni MIDI, la pressione dei Pad trasmette dei Control Change. Attivando invece il Program Change (Prog Change) i vari Pad andranno a trasmettere questo tipo di parametro MIDI, che permette ad esempio la modifica della patch dello strumento virtuale utilizzato nella DAW. Il pulsante Program Select invece permette di richiamare, tramite i Pad, una specifica programmazione per il controller. Premendo Prog Select e i Pad da 1 a 5 si possono infatti richiamare delle programmazioni preimpostate per varie DAW che di default sono: MPC, Ableton Live, Logic Pro X, FL Studio 20 e Garage Band, mentre i Pad da 6 a 8 sono chiamati rispettivamente: ChromaPads, dove i Pad riproducono la successione cromatica delle note; MajorPads, dove i Pad riproducono le note della scala maggiore (senza i tasti neri riprodurre i tasti neri per intenderci); MinorPads, dove invece riproducono le note della scala minore. Infine il pulsante Bank A/B permette di variare i Pad da 1 a 8, in Pad 9-16 che invieranno differenti messaggi MIDI. Quando il pulsante Bank A/B è di colore rosso, i Pad sono numerati 1-8, mentre il colore verde del pulsante, evidenzia che sono attivi i Pad 9-16.

Gli encoder

Gli otto encoder a corsa infinita di default trasmettono dei messaggi MIDI di Control Change, variabili a seconda del Program selezionato. Riportano tutti delle label bianche che, come visto in precedenza, in abbinamento con il Note Repeat e con l’arpeggiatore, permettono di variarne i parametri. L’encoder denominato Division permette di cambiarne la metrica, lo Swing modifica il relativo parametro, il Mode seleziona la modalità dell’arpeggiatore (Up, Down ecc.), Oct modifica l’estensione delle ottave dell’arpeggiatore, il Latch attiva o disattiva la relativa funzione, il Sync seleziona la sincronizzazione con i BPM esterni della DAW (EXT) o interni dell’MPK Mini, il +/- varia i BPM interni della MPK Mini. L’ultimo encoder invece non ha alcuna seconda funzione.

 

akai mpk mini

Dettaglio dei parametri dell’arpeggiatore visualizzati sul display OLED durante la pressione del tasto On/Off

 

Il display OLED

Introdotto in questa versione, il piccolo display OLED fornisce una grande quantità di informazioni. Per l’arpeggiatore e dal Note Repeat sono visualizzati tutti i valori dei parametri programmabili in un’unica schermata. Alla pressione dei Pad sono visualizzati invece il numero del Pad premuto, la relativa Nota MIDI inviata o Control Change o Program Change, nel caso siano questi i messaggi programmati, il canale MIDI e il valore della Velocity, con un pratico fader orizzontale, oltre che al valore numerico da 0 a 127. Stessa cosa per gli encoder, anche qui il display visualizza numero dell’encoder (Knob 1 – 8), il Control Change inviato, il canale MIDI e il valore del CC da 0 a 127. Se non ci sono modifiche di alcun controllo fisico, il display mostra il programma selezionato (MPC, Ableton Live ecc.) e il valore dei BPM interni o la dicitura EXT nel caso di sincronizzazione con la DAW.

 

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L’editor MIDI scaricabile mediante il Manager Tool dell’AKAI MPK Mini MK3

 

L’editor midi software

In dotazione con la AKAI MPK Mini MK3 sono forniti alcuni software, tra cui un editor MIDI dedicato al controller, che permette di modificare i parametri MIDI trasmessi dai controlli fisici e salvarli nelle memorie interne, richiamabili in un secondo momento tramite i Pad. In basso a sinistra sono presenti gli slot delle otto memorie associate ad ogni Pad, dove è possibile inviare (Send) la mappatura MIDI salvata o leggerla (Read). Un ulteriore pulsante Send To RAM permette di inviare la mappatura MIDI presente sull’editor al controller, ma senza salvarla in alcuno slot di memoria. Viene allocata nella memoria volatile della MPK Mini MK3 e cancellata una volta che si scollega il controller. Gli encoder (Knob) sono programmabili anche in modalità Relative dove i valori di CC trasmessi sono solo 1 e 127.

 

akai mpk mini

Il MIDI Monitor tool per visualizzare in ogni istante il messaggio MIDI scambiato tra l’MPK Mini MK3 e il computer

 

Il Joystick presenta tre modalità di programmazione sia per la variazione verticale, sia per quella orizzontale. In entrambi i casi si possono selezionare il Single CC, il Dual CC, che trasmette differenti intervalli di valori per lo spostamento nelle due direzioni opposte, oppure Pitchbend per la classica trasmissione della variazione di intonazione della nota. Per ciascuno degli otto Pad dei Bank A e B, sono programmabili la Nota MIDI (con relativa notazione musicale che varia automaticamente all’inserimento del valore numerico), il valore del Control Change e del Program Change. E’ possibile variare il canale MIDI dei Pad e il valore dell’Aftertouch che può essere impostato come monofonico, polifonico o disabilitato. Inoltre sono presenti le impostazioni della tastiera a livello di Root Note e di ottava riprodotta di default e le impostazioni complete per l’arpeggiatore e quindi del Note Repeat.

 

akai mpk mini

Il menu Auto Populate Tool nell'editor software

 

Sono presenti inoltre due sotto finestre, attivabili mediante il menù Help, MIDI Monitor che monitorizza tutti i messaggi MIDI scambiati tra il controller e il computer e AUTO POPULATE TOOL che permette di selezionare differenti scale di note da inviare ai banchi di Pad e assegnare in modo consquenziale i CC o i Program Change ai controlli.

MPC Beats e i plugin inclusi

Quando si acquista un controller MIDI è solito trovare in bundle un pacchetto software per iniziare ad usarlo, che generalmente contiene versioni Lite o limitate (LE) di alcune DAW o pacchetti di virtual instrument anch’essi a volte forniti in versioni LE. AKAI ha voluto invece dotare i possessori della MPK Mini MK3 di un pacchetto software completo, privo di limitazioni, tra cui la DAW dal nome MPC Beats. Questa è liberamente scaricabile dal sito di Akai e insieme al controller sono forniti tre plugin della AIR Music Technology: Mini Grand, Velvet 2 e Hybrid 3.

 

akai mpk mini

La DAW Akai MPC Beats

 

MPC Beats può definirsi una DAW completa. Possiede una sezione di 16 Pad per la costruzione delle parti ritmiche e un Piano Roll per la costruzione delle parti melodiche. Un mixer con slot per il caricamento degli 80 effetti inclusi nella DAW, visualizzabile anche in finestra separata per l’utilizzo su doppio schermo. Inoltre è possibile caricare strumenti ed effetti virtuali di terze parti in formato VST e AU. MPC Beats è dotata di 8 tracce MIDI, 2 tracce audio, 8 Submixes e 4 Returns. E’ possibile caricare sample audio o campionare i suoni esterni ed editarli con il Sample Editor, con la possibilità di suddividerli in parti da abbinare ai vari Pad (Funzione Chop Sample).

 

akai mpk mini

La finestra del MPC Beats dedicata al Chop dei sample, per la suddivisione di un campione sui vari Pad

 

Il Browser mostra i Sample Pack Expansion installati sul computer. Insieme a MPC Beats sono liberamente scaricabili le espansioni F9 Intruments Beats Edition e MPC Beats Producer Kits. Insieme all’AKAI MPK Mini MK3 sono fornite tre ulteriori espansioni dal nome ADSR LoFi Producer Collection, LANIAKEA SOUNDS TrapSoul and LoFi e MSX Soulful Experience. Inoltre sono presenti già nella DAW tre Virtual Instruments: BassLine, TubeSynth e Electric, ciascuno con moltissimi preset.

In prova

AKAI MPK Mini MK3 presenta stesse dimensioni e peso (750 grammi) della precedente versione MKII. Il collegamento tramite porta USB a PC o Mac non richiede alcun driver e fornisce anche l’alimentazione al controller. Rispetto alla MKII la porta USB è stata spostata sul pannello posteriore a fianco del jack da 1/4” dedicato al pedale di Sustain. L’estetica rimane invariata con i classici Pad in gomma retroilluminati di rosso alla pressione nella parte inferiore, in perfetto stile AKAI. L’unica pecca di questo tipo di Pad è che si sporcano facilmente, dato che la superficie è in gomma “vellutata”, ma la loro risposta al tocco è decisamente ottima, come ormai consolidato per i Pad dei prodotti AKAI in generale. La tastiera con tasti in formato mini si presenta confortevole al tocco e con una buona risposta alla dinamica, nonostante le dimensioni ridotte dei tasti. I pulsanti Oct+ e Oct- coprono un range di 10 ottave e se premuti lampeggiano un numero di volte pari al numero di ottave variato. Premendo ad esempio Oct+ due volte, si avranno due lampeggi della retroilluminazione rossa e questo è molto utile per non perdere mai di vista la posizione attuale della tastiera. Un grande plus della versione MK3 è il display OLED. Le indicazioni fornite tramite il display sono complete ed efficaci, in particolar modo per la programmazione dell’arpeggiatore è immediata, ma anche la visualizzazione dei parametri MIDI abbinati a tutti i controlli porta un beneficio generale al workflow, senza doversi ricordare la mappatura a memoria o doverla avere scritta su un supporto esterno.

 

 

La programmabilità MIDI, grazie anche all’editor software ben fatto e completo, è veramente eccellente, permettendo una mappatura molto veloce e dettagliata. I Program selezionabili sono stati portati da quattro a otto, salvabili nei relativi slot di memoria e richiamabili dagli otto Pad tramite il Program Select ed è possibile adesso anche editarne il nome, in modo da aver visualizzato sul display il nome scelto per la mappatura. I Pad non possiedono più la possibilità di programmazione Momentary/Toggle, ma funzionano solo in modalità momentanea, cioè inviano il relativo messaggio solo se tenuti premuti. Altro plus, comunque già presente nella versione MKII, è l’invio di Program Change dai Pad, in modo da poter cambiare la volo la patch dello strumento virtuale suonato. Gli otto Knob diventati encoder a corsa infinita possiedono adesso una seconda funzione molto utile in fase di programmazione. Inoltre se utilizziamo il software MPC Beats e selezioniamo la mappatura MPC sul controller, gli otto encoder sono già preprogrammati per variare i primi otto Q-Links del software (modificabili comunque a piacimento tramite apposita sezione).

 

akai mpk mini

La finestra del MPK Software Manager dedicata al supporto per l’utilizzo dell’MPK Mini MK3

 

Anche nell’utilizzo con la mappatura Ableton Live, caricando gli effetti nel rack, gli otto encoder sono già automappati su otto controlli dell’effetto selezionato. Il download dei vari software avviene tramite un tool chiamato MPK Software Manager. L’attivazione dei vari VST e delle espansioni avviene mediante la registrazione del numero seriale del prodotto nel proprio account AKAI e il conseguente rilascio di un numero seriale. Tutto molto semplice e veloce grazie al Software Manager, che riporta anche una pagina dedicata al supporto, con un collegamento veloce ai video tutorial sull’utilizzo del MPC Beats.

Conclusioni

MPK Mini MK3 è una conferma del buon lavoro fatto dallo staff AKAI su questo tipo di prodotto. La nuova versione ne migliora il workflow e l’utilizzo anche in live, grazie alle mappature programmabili e al disaply OLED integrato. Se siete agli inizi e volete un prodotto facile da utilizzare, completo e che vi accompagnerà per molto tempo, non ci sono dubbi, AKAI MPK Mini MK3 fa al caso vostro. Se invece siete già pratici e in cerca di una mini Master Keyboard da portare sempre in giro e integrare nei vostri setup live, sicuramente AKAI MPK Mini MK3 è un’eccellente alleata. La ciliegina sulla torta è poi il pacchetto software che da solo vale oltre i 400 euro e che unito alla DAW MPC Beats, rappresenta uno strumento di produzione completo, soprattutto se i vostri generi musicali sono la Trap, l’Hip Hop, la House o la Techno, ma grazie alle espansioni MPC Expansions, troverete un ottimo alleato qualsiasi sia il vostro genere musicale preferito. Per i più attenti all’estetica, AKAI ha pensato anche a questo, offrendo il prodotto in tre differenti colorazione: Standard, White o Total Black. Ce n’è davvero per tutti i gusti!

 

 

CI PIACE

Il Program Select richiamabile via Pad
Il Program Change richiamabile via Pad
Display OLED per la visualizzazione dei parametri
Software in bundle

NON CI PIACE

Mancano controlli di trasporto

 

INFO

ALGAM EKO

Prezzo € 99,99

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