Il brand italiano ha rilasciato oggi il suo primo virtual instrument dedicato ai pianoforti, ecco le mie impressioni di uso…
Dexibell festeggia i 10 anni di attività rilasciando questo virtual instrument basato sulla tecnologia proprietaria T2L, che da sempre contraddistingue come generazione sonora gli strumenti del brand italiano.
Il team che ha seguito il progetto (e che ringrazio per la pazienza!) mi ha mandato qualche giorno fa una versione “Beta” del Dexibell T2L Piano, per saggiarne le potenzialità. Alcune caratteristiche di questo virtual instrument le ho già descritte nelle precedenti due news (leggi QUI e QUI), inserendo nella seconda anche i video ufficiali di presentazione realizzati da Dexibell in questi giorni.
In questo articolo mi limiterò a raccontarvi le mie prove, fornendo qualche suggerimento per muovere i primi passi con la programmazione. Infine, vi propongo un video realizzato con le timbriche del Dexibell T2L Piano insieme all’amico Andrea Girbaudo. Pronti a partire?
Dexibell T2L Piano: l’interfaccia
Quello che colpisce all’apertura del Dexibell T2L Piano è la razionalità dell’interfaccia. Tutto il necessario è a portata di mouse per una correzione timbrica al volo. In alto a sinistra troviamo la sezione “Tune” con i tre controlli Master, Coarse e Fine, mentre sotto è inserita la cella per selezionare il temperamento (22 tipi più tre locazioni User).
Sempre sulla sinistra troviamo sezioni Resonance - per dosare le risonanze di corde e Damper – e appena sotto quella per regolare i rumori tipici di martelletti, Key-Off e pedale Damper. Nella parte centrale dell’interfaccia fa bella mostra l’immagine del modello di pianoforte selezionato.
In alto sulla destra sono inseriti i controlli per il volume generale, il Pan e quello per regolare il Lid, in altre parole, l’apertura/chiusura del coperchio. Sotto a questo terzetto di controlli troviamo la sezione effetti, costituita da un blocco Ambience con 24 tipi di ambiente selezionabili, e da tre blocchi EFX assegnabili. Per la sezione EFX sono complessivamente 18 gli effetti selezionabili.
A ogni effetto sul menu principale sono associati una coppia di controlli strategici: per esempio, Level e Room Size per il riverbero, Low e Hi Gain per l’equalizzatore, Threshold e Ratio per il compressore, ecc. Accanto ai controlli trovate la cella per accedere all’editing approfondito di ciascun effetto, infine quella per attivarlo/disattivarlo.
Nella parte bassa del menu è posizionata infine la tastiera virtuale, che possiamo far scorrere attraverso le due frecce posizionate alle sue estremità.
Requisiti di sistema
Dexibell T2L Piano richiede piattaforme Windows a 64 bit (Windows 10, 11 o successive), macOs 10.13 (o successivi), Apple Silicon / Intel x64, oppure Linux Debian/Ubuntu 20.04 (o successivi) sempre a 64 bit. Sono richiesti inoltre 8GB di RAM e 5GB di spazio libero in un disco. T2L Piano può operare in modalità Standalone, oppure plug-in nei formati VST2, VST3, AAX e CLAP.
La prova
In sede di test ho messo il T2L Piano nelle condizioni di “giocare in casa”, perché ho utilizzato in una prima fase come controller MIDI lo Studiologic Numa X Piano GT, che monta la stessa meccanica Fatar TP400 Wood dei pianoforti Dexibell di alta gamma. Con la Numa X Piano ho mantenuto la curva di Velocity di default sul T2L Piano (Linear) senza rilevare particolari problemi nella risposta. Spostandomi su un Roland RD-88 prima e su un Casio CDP-110 in seguito ho preferito selezionare due curve “Lift”, rispettivamente il tipo Soft per il primo e Medium per il secondo.
Veniamo alle otto simulazioni a bordo del Dexibell T2L Piano: nonostante la cura “dimagrante” per immagazzinarle in soli 5 GB, le ho trovate tutte di ottima qualità sia in termini di omogeneità dei sample, sia per quanto concerne la coda del suono, che risulta piuttosto naturale – soprattutto in gamma grave - grazie alle risonanze di contorno.
Tutte le simulazioni dimostrano un bel carattere, piuttosto imperioso agli estremi della tastiera, ma nel Dexibell T2L Piano è la gamma media a stupire, perché mantiene sempre una certa delicatezza sui pianissimi, per poi emergere gradevolmente incrementando la Velocity. Mi sono piaciuti molto i modelli Japan e Italian in tutte le loro varianti, con il carattere del Fazioli molto ben rappresentato nel secondo. Questi due modelli sono già validi per coprire un buon range di generi musicali. Il modello USA lo consiglio non solo per il jazz, ma anche per il pop: con un pizzico di compressione tra gli EFX, suonare i Toto con questo timbro è appagante. I modelli German e French li trovo azzeccati non solo per lo studio classico, ma anche per contesti moderni piano e voce, soprattutto il secondo se dovete suonare una delicata ballad.
Dei tre verticali mi ha stupito positivamente l’Upright, valido sia così come programmato dal team di Dexibell, ma anche come base per sperimentare con gli effetti e ottenere timbriche pop basate su questo strumento, vedi alla voce Coldplay…
Con il congruo parco di effetti a corredo del Dexibel T2L Piano, c’è un ampio margine con cui sperimentare nuovi colori per i vostri timbri, tra cui spicca l’ottima sezione Ambience. Il riverbero attivo di default nella sezione EFX su buona parte dei modelli – benché di buona fattura – per chi scrive ha un Level un po’ troppo repentino. Provate a escludere questo riverbero andando ad attivare la sezione Ambience posta appena sopra nel menu: tutta un’altra musica!
La sensazione percepita è di un suono realmente immerso in un ambiente, con un Level e un Pre-Delay molto più graduali come intervento, che vi consentono di stabilire esattamente il posizionamento e la profondità dello strumento nel campo stereo, se state lavorando a un mix su una DAW.
Il compressore attivo in diversi preset è ben programmato, ma provate a intervenire sulla soglia per ammorbidirne l’intervento secondo l’esecuzione, le sorprese non mancheranno.
Anche l’equalizzatore tra gli effetti è strategico per intervenire su precise frequenze, peccato per la disposizione dei controlli nell’interfaccia, che rende un po’ difficoltoso individuarne le varie bande. In Dexibell lo sanno e chissà non venga rivisto in futuro.
Cosa altro migliorerei in T2L Piano? Sicuramente vorrei un supporto più esteso a eventi MIDI quali la ricezione del Program Change o l’assegnazione dei parametri del software a precisi Control Change. Sul tema, in Dexibell mi fanno sapere che sarà inserito in una prossima release del software. Bene.
Suggerisco caldamente l’impiego di un pedale sustain a controllo continuo con il Dexibell T2L Piano, perché i sample del Damper Noise sono articolati secondo la Velocity applicata al pedale. In alto a destra nel menu principale ricordate che ci sono le due frecce “Undo” e “Redo”, una mano tesa per comparazioni A/B al volo quando effettuate delle modifiche.
Per concludere, un cenno alle prestazioni: in modalità Standalone, caricato su un laptop con processore i5 di ottava generazione, nell'uso non ha mai superato l’8/10 per cento delle risorse impiegate. Su un laptop con processore i7 di ultima generazione su cui è stato caricato in seguito il carico di risorse praticamente si è dimezzato: davvero una piuma il Dexibell T2L Piano…
Il video
Andrea Girbaudo ci propone otto assaggi sonori per ciascun modello inserito nel Dexibell T2L Piano. Durante la prova abbiamo utilizzato come controller MIDI il pianoforte stage ORLA PF300, mantenendo nel software la curva Linear nelle impostazioni della Velocity.
Conclusioni
La risposta alla domanda posta all’inizio è affermativa: il T2L Piano è un virtual instrument realmente "plug and play" che restituisce con ottima approssimazione quanto di buono ha studiato Dexibell in questi anni per i suoi pianoforti digitali. L’interfaccia immediata consente di sgrossare il proprio timbro preferito con pochi clic del mouse, mentre il congruo parco effetti – tra cui l’ottimo Ambience – permette di affinare efficacemente la resa finale.
Non è un virtual instrument goloso di risorse, e anche questo elemento va tenuto in considerazione se il vostro computer non è di ultima generazione. Dexibell infine lo sta proponendo in questo periodo a un prezzo di lancio, peraltro ulteriormente scontato se possedete un pianoforte del brand italiano o siete iscritti alla sua newsletter. Per poche decine di euro vi portate a casa otto modelli di pianoforte di buona fattura, cosa chiedere di più? Buona musica!
Ci piace
Timbriche di qualità
Interfaccia “plug and play”
Parco in termini di risorse richieste
Non ci piace
Controlli dell’equalizzatore tra gli effetti migliorabili
Manca esteso supporto MIDI
Info
DEXIBELL
Prezzo al pubblico Dexibell T2L Piano: 99,90 euro
Prezzo iscritti alla newsletter Dexibell: 69 euro
Prezzo ai possessori di uno strumento Dexibell (e registrati sul sito del produttore) 49,90 euro