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L'incredibile storia del video italiano scomparso dei Van Halen


C'è un posto a pochi chilometri da dove abito che è sempre stato noto per essere un vecchio parco un po' consumato dagli anni, dove i genitori portano i bambini quando proprio non sanno più cosa fargli fare. Li portano a vedere i dinosauri. Ai più piccoli questi dinosauri a grandezza naturale, nemmeno più tanto al passo con le ultime scoperte paleontologiche, scatenano ancora grande stupore ma per quelli che hanno già potuto mettere le dita su di uno smartphone, è roba del passato.

Nel lontano 1981 invece questo parco dei dinosauri di Rivolta d'Adda, a pochi chilometri da Milano, era una novità. Aperto nel 1978 nella profonda pianura padana, era un luogo probabilmente magico, che anche per le caratteristiche "selvatiche" della zona poteva ricordare vagamente l'ambiente naturale in cui i dinosauri imperversavano milioni di anni fa.
E questa deve essere stata l'idea della produzione dei Van Halen quel Novembre dei primi anni '80, mentre la band era in Italia per il suo tour di "Fair Warning", un tour di 10 mesi che aveva girato USA e Canada per chiudere poi con un breve promo tour tra Germania, Italia, Spagna e Francia.

All'epoca MTV era appena nata e le trasmissioni musicali in TV si rifacevano praticamente tutte a "Top of the Pops". In Italia sulla RAI c'era Happy Circus che non faceva eccezione, e tentava di strizzare un po' l'occhio anche alle tendenze di oltre oceano. Così i Van Halen, nuova rivelazione americana in piena ascesa, furono portati a Rivolta per girare un video dedicato a questa trasmissione. Vennero messi con tanto di batteria e strumenti ai piedi di un brontosauro di vetro-resina di 24 metri sul terreno fangoso e gelato di Novembre e gli venne dato il ciak per il playback.

"Fu trasmesso da Rai 1 all’interno di un programma chiamato Happy Circus", dice il titolare del Van Halen Italia Fan Club che ha postato il video su YouTube dopo averlo riscoperto nelle teche Rai. "Lo abbiamo trovato e lo condividiamo con i fan di tutto il mondo".
Ma giusto per farvi capire ulteriormente l'improbabilità della cosa e come nel 1981 i video fossero ancora visti in modo estremamente naif rispetto all'importanza che hanno oggi, sono andato a controllare il registro storico delle temperature della zona il 17 Novembre 1981. Ebbene c'era una massima di 8°, la minima fu -6° e probabilmente all'ora in cui fu girato il video si stava attorno agli 0° con il 70% di umidità (si vede la nebbia, no?). Ma David Lee Roth e compagnia sono pur sempre californiani, quindi l'immagine deve essere quella delle maniche corte e camicia aperta a petto nudo. Non faccio alcun commento sui pantaloni in spandex di Roth che molto fecero scandalo all'epoca.

Il pezzo è "So This Is Love" uno dei pezzi più amati dal pubblico da questo disco dalle atmosfere più scure, rispetto al major rock molto leggero che aveva reso famosa la band fino a quel momento. Questo disco, forse proprio per questa scelta di Eddie Van Halen di dargli un tono diverso, non partì a razzo nelle vendite come i precedenti e la casa discografica fu accusata di aver pagato le stazioni radiofoniche circa 250 mila dollari per spingerlo e farlo arrivare al disco di platino (all'epoca 400 mila copie vendute).
Ci sta quindi che per una delle prime apparizioni televisive della band in Italia fu scelto un pezzo dall'ultimo disco che però ne rappresentava meglio la discografia fino a quel momento.

Era il 14 Novembre 1981 ed i Van Halen sarebbero diventati nel giro di pochi mesi anche in Italia una delle rock band più famose ed adorate della scena internazionale. Questo video, la sua idea piuttosto raffazzonata ed il contrasto totale della band con questo luogo ce li rende tutto sommato più umani. Con Van Halen scomparso prematuramente per un tumore il 6 Ottobre dello scorso anno, fa ancora più effetto vedere oggi questo video. E chissà se al Parco della Preistoria di Rivolta d'Adda vorranno mettere una targa a ricordo di questo momento, delle attenzioni sessuali improprie di David Lee Roth verso il brontosauro, di una grande band che in modo del tutto inaspettato e improbabile è rimasta legata a quel luogo di cui i genitori potranno raccontare ai figli paragonando i giganti della preistoria a questi giganti del rock.

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