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Per molto tempo si è pensato che il MIDI fosse un’isola felice abitata solo da tastieristi “smanettoni”, e parliamo di quasi tutti gli anni ’80 e buona parte dei ’90. Con l’avvento di nuove tecnologie in ambito di home recording, e non solo, le cose sono cambiate, vuoi perché il livello di competenze digitali è necessariamente cresciuto, vuoi perché le esigenze del musicista moderno sono cambiate. E mettiamoci dentro in questo cambiamento culturale, anche lo sviluppo di interfacce utente sempre più “user friendly” che hanno dissolto lo spettro del linguaggio un po' ostico per mettere in comunicazione via MIDI diverse periferiche.

 

programmazione MIDI guitar rig strumenti musicali

 

Se inizialmente il MIDI era dedicato al controllo di expander esterni, via via si è diffuso l’utilizzo anche per il controllo non tanto di sistemi, ma di specifici parametri di un device o di un preset. E qui si inserisce l’interesse del chitarrista e del sound engineer più in generale, ovvero la possibilità di controllare tutto in remoto ma soprattutto di automatizzare il controllo di alcuni parametri.
Storicamente il primo approccio MIDI del chitarrista è sicuramente la pedalboard per il controllo del cambio preset; a fine anni ’80 arrivano sul mercato i primi Rack con controllo a pedaliera (MIDI appunto) per il cambio del numero di preset. Immaginiamo di avere un timbro per la ritmica ed uno per i soli, per non staccare le mani dallo strumento la possibilità passare dal preset 11 al preset 12 via pedaliera (MIDI) è comodissimo. E il sistema è banale, ogni parametro MIDI corrisponde ad un numero, al preset 12 sarà assegnato un id program change “xx” e al preset 12 un diverso id program change “yy”. E’ importante capire la logica di funzionamento per saperne sfruttare le peculiarità, ma per questo rimando agli approfondimenti dei colleghi sempre su queste pagine.

 

Diciamo che, chitarristicamente parlando, quello che sicuramente mi potrebbe servire in una live session è la possibilità di cambiare preset da una pedaliera da un certo punto del brano, oppure che questo avvenga automaticamente se ad esempio stiamo suonando su una sequenza in base. Immaginiamo di avere il click guida in cuffia per il batterista, i cori pre-registrati in base e il resto della band dal vivo. Potrei quindi programmare la mia sequenza MIDI in modo che automaticamente alla battura 32 il mio preset cambi passando dal suono delle ritmiche a quello degli assoli. Questo è il primo step che affronteremo utilizzando un software come Guitar Rig, ma la gestione della parte MIDI è praticamente identica per tutti i software che ne prevedano la programmazione.

 

 

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