Calano vertiginosamente le temperature in tutta la nostra Penisola ma non cala certo la temperatura della nostra febbre da novità chitarristiche. E' sempre il momento per concedersi un regalino, o anche qualcosa di più corposo, per rinnovare la nostra creatività o la nostra passione per la chitarra. Ed essendo agli ultimi di Novembre potremmo considerare questa puntata dei nostri Cool Trends come un consiglio per chi sta cercando il regalo giusto per un chitarrista, ma anche per se stessi.
Non vi parlerò di Gigboard di Headrush, che sarebbe dovuto entrare di diritto in questo articolo, ma ne abbiamo già parlato approfonditamente nei nostri articoli di questo mese, compresa la recente recensione che potete leggere Qui.
Ma ora via con il meglio di Novembre...
EVENTIDE - Hotsawz per H9
Eventide ha calato un asso dalla manica per il suo ormai arci-noto multi-effetto H9, uno dei pedali digitali maggiormente presenti nelle pedaliere di mezzo mondo, grazie alla sua estrema versatilità e potenza. Il nuovo algoritmo, particolarmente interessante perchè rispolvera certe sonorità anni '80 che stanno impazzando nella musica di adesso, è HotSawz, in grado di trasformare il vostro strumento a corda in un synth dalle sonorità retrò ma con funzioni moderne.
E' un synth monofonico con un algoritmo di pitch-tracking particolarmente efficace che consente di suonare proprio in tempo reale come se si stesse usando una tastiera, con tutta la praticità però di non spostarci dal nostro strumento prediletto. Hotsawz ha sei oscillatori a dente di sega che possono essere messi in layer, tre sorgenti di modulazione e quattro destinazioni assegnabili.
La tavolozza di suoni è davvero ampia e sicuramente se amate i suoni di chitarra particolari troverete in questo algoritmo qualcosa con cui giocare per i prossimi mesi, sperimentando tra suoni percussivi elettronici, ottoni sintetici, sub-synth e lead.
E se non avete dimestichezza con il mondo synth ma volete lo stesso buttarvi in questa avventura che rinfrescherà non poco il vostro sound chitarristico, ci sono ben 500 preset già pronti. Una marea di idee da cui partire da personalizzare poi con il vostro tocco.
Per me è chiaramente un pollice in su.
CARL MARTIN - Compressor/Limiter
Il produttore danese Carl Martin è stato uno dei costruttori di pedali più in vista per anni, soprattutto alla fine degli anni '90 ed all'inizio dei 2000. Alcuni dei suoi pedali, anche se dal 2005 costruisce anche amplificatori valvolari, come l'AC-Tone ed il PlexiTone sono diventati dei veri e propri classici da avere, in grado di produrre suoni fantastici con poco.
La sua poca attitudine all'innovazione tuttavia lo ha relegato negli ultimi anni ad un ruolo più marginale in questo settore in forte evoluzione e sempre più concorrenziale. Ora però sembra che qualcosa si stia muovendo di nuovo.
Esce proprio in questi giorni il nuovo Carl Martin Comp/Limiter, un aggiornamento di design ed elettronica dell'originale pro-series Compressor/Limiter che ha permesso di ottenere lo stesso suono però semplificando l'utilizzo all'utente togliendo parametri spesso un po' misteriosi per i chitarristi come la Threshold e il Response.
In questo modo il pedale diventa un compressore-limiter molto più dritto al punto, concentrato sul suo ruolo di pedale da utilizzare un po' ovunque, o all'inizio della vostra catena del suono, al centro come vero e proprio compressore, o alla fine come collante e limiter per tutto il vostro setup.
Pur essendo così semplice mantiene le caratteristiche di silenziosità, trasparenza nel trattamento del suono e tipico comportamento da compressore da studio, quindi più rispettoso delle dinamiche. Servirà quindi a dare al vostro suono un maggiore corpo, più sustain ed in generale una spinta in più anche quando c'è da fare sul serio negli assoli.
E' sempre una buona notizia quando un produttore ritorna con delle belle idee.
BOSS - Amplificatori Nextone
Nextone è la novità del gruppo Roland, segnatamente Boss in questo caso, per chitarra elettrica di Boss. La ricerca di un sound e risposta valvolari è stata coniugata con la consueta ricerca dei giapponesi di una soluzione innovativa che guardasse avanti. La soluzione è stata quella di utilizzare la tecnologia Tube Logic, già utilizzata nei Blues Cube, che riproduce attraverso delle 'valvole' elettroniche di nuova generazione e processing digitale assieme il comportamento degli amplificatori valvolari.
E' garantita in questo modo una maggiore versatilità timbrica e di genere con quattro emulazioni di amplificazione in classe AB con valvole 6V6 e 6L6 in stile American e EL34 ed EL84 ovviamente per le sonorità British. La potenza in uscita è regolabile, così da poter suonare ovunque, dalla cameretta al palco live. Il resto è molto standard con l'aggiunta di delay e riverbero digitali che non guastano.
Boss ha infatti cercato di portare ad un prezzo abbordabile, € 499 nella versione Stage 40W 1x12" e a € 699 nella versione Artist 80W 1x12", dei combo di livello che potessero fare da ampli per qualsiasi occasione, tornando però a sonorità più classiche che solitamente richiedono cifre superiori.
CORT - Nuova elettrica baritona 7-corde KX257B
Seguendo il trend del momento per i chitarristi metallari, Cort cerca di portare le chitarre accordate basse come le baritone 7 corde ad un prezzo davvero democratico come può essere una cifra attorno ai 600-700€. L'ultima uscita si chiama KX257B ed è specificamente progettata per i suoni pesanti, tellurici, la velocità ed un playing aggressivo.
Ovviamente ponte fisso strings-through-body, ovviamente black design e ovviamente pickup attivi con la scelta che è ricaduta sugli EMG RetroActive Super 77 che aiutano ad avere una maggiore articolazione del suono anche quando le distorsioni si fanno decisamente serie. Pochi controlli per l'elettronica, in questo genere basta un volume ed un tono, che solitamente rimarranno inchiodati sul massimo.
La caratteristica della chitarra baritona ovviamente è la scala da 27" che rende le sue basse molto più precise e le alte più adatte alle parti soliste anche con accordature molto basse.
La scelta del mogano come legno per il corpo è quasi un clichè per queste chitarre, in cui il suono scuro non è affatto un problema, con una quantità di medie importanti che aiutano a far saturare meglio gli amplificatori. Il manico è invece in acero con tastiera in jatoba, più denso e resistente, nonchè più adatto ad allungare il sustain.